Provinciale più larga ma via i bisonti

I sindaci chiedono che la 56 fra Robbiate e Imbersago sia bandita ai mezzi pesanti anche dopo i lavori alla Curva Moratti

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di Daniele De Salvo

La provinciale diventa più larga, ma le limitazioni restano. Ci contano almeno i sindaci della zona, che chiedono che la Sp 56 tra Robbiate e Imbersago rimanga off-limits per i veicoli "lunghi", anche dopo che verrà allargata la "curva Moratti". A domandare da lì non passino comunque autoarticolati, autosnodati e autotreni "messi al bando" ormai dal 2011, sono all’unanimità di primi cittadini di Brivio Federico Airoldi, Stefano Motta di Calco, Fabio Vergani di Imbersago e Daniele Villa di Robbiate, che pretendono rassicurazioni dalla presidente della Provincia Alessandra Hofmann e dal consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli. Dopo essere rimasti scottati per il sostanziale via libera da parte dei politici di Villa Locatelli alla costruzione del futuro nuovo ponte viario vicino all’attuale San Michele di cui ne prenderà il posto, nonostante ciò determinerà un aumento di traffico, specialmente di mezzi pesanti, temono infatti che se dovesse pure l’ultima "barriera" della "curva Moratti", i loro paesi sarebbero attraversati da un incessante serpentone di veicoli "lunghi" appunto. Sospettano inoltre che l’allargamento del Sp 56 all’altezza della curva dell’ingresso della villa dell’ex patron nerazzurro – da cui la "curva Moratti" - sia solo il preludio dell’allargamento di altri tratti della Sp 56, a partire da quello della località Respiro. L’intervento prevede di allargare la "curva Moratti" dai 6 metri attuali a 7, più un altro metro di banchina per ciclisti e pedoni. Si stima una spesa di 600mila euro. È un’opera complessa, perché bisogna consolidare il versante della collina su cui passa la Sp 56. "L’intervento di consolidamento del ciglio di valle e l’allargamento potranno forse rendere più agevole la curva, consentendo l’eliminazione del limite per i camion fino a 20 tonnellate, ma non bisogna ignorare le forti criticità che permangono – avvertono i sindaci -. Chiediamo esplicite garanzie circa il mantenimento dell’ interdizione al traffico dei veicoli lunghi". La curva tra l’altro rimarrebbe cieca, l’allargamento probabilmente provocherà un aumento della velocità e la zona si trova in pieno Parco Adda Nord. Tradotto: sarebbe meglio utilizzare i soldi per altro e lasciare tutto così com’è ora per evitare altri problemi.