Province alleate per sistemare la viabilità

Lecco ha stretto un accordo con Bergamo e Monza. La presidente Hofmann: "Insieme per contare di più e trovare nuove soluzioni"

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Sviluppo economico, mobilità e sostenibilità ambientale. Su questi temi le Province di Lecco, Bergamo e Monza e Brianza hanno stretto un patto di collaborazione per fare rete e risolvere le principali criticità che riguardano il territorio. Ieri mattina i tre presidenti si sono incontrati per iniziare il percorso che li porterà a elaborare un documento unitario, che verrà inviato a Regione Lombardia per porre in evidenza alcune questioni strategiche di sviluppo dell’area. "La collaborazione tra enti è irrinunciabile, sia per affrontare le questioni con una visione più ampia sia per avere più forza e maggiori competenze per trovare soluzioni ai problemi o mettere a punto nuovi progetti", ha commentato Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco. Su temi come i grandi snodi viabilistici e la crescita economica bisogna ormai oltrepassare i confini. "Abbiamo inaugurato un nuovo metodo di lavoro, che consiste nel guardare oltre e adottare una visione strategica per poter essere più efficaci", ha sottollineato il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, che ha ricevuto in via Tasso i colleghi. Proporre soluzioni che scavalchino i confini, ma anche ristabilire un ruolo centrale delle Province nell’obiettivo dei tre presidenti che hanno deciso ieri di creare un team.

"Il percorso che inauguriamo oggi (ieri, ndr) è un passo in più anche nel percorso di ripresa, da parte delle Province, del ruolo di coordinamento strategico del territorio che è proprio di questo ente", ha sottolineato il brianzolo Luca Santambrogio. Nell’agenda dei tre presidenti ci sono soprattutto i temi della viabilità, fondamentali nelle tre province che costituiscono un unicum dal punto di vista territoriale.

Tra i temi caldi c’è il futuro del nuovo ponte stradale sull’Adda che nelle ultime settimane ha alimentato le polemiche tra la sponda bergamasca e quella lecchese. Per i detrattori la nuova infrastruttura "oltre a sfregiare un ambiente unico, determinerà anche l’aumento esponenziale del traffico in centro a Paderno, Robbiate e Verderio". Contro il progetto si sono schierati sia gli amministratori locali della sponda lecchese, sia i cittadini che hanno costituito un comitato, il “Comitato Ponti Paderno d’Adda“. Solo uno dei tanti problemi che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi, ora in maniera più semplice grazie al patto di collaborazione tra i tre enti stretto ieri.