Ecco il gioco dei Promessi sposi: nasce la "Quarantana"

Carte ispirate ai personaggi di Alessandro Manzoni

Le carte ispirate ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni

Le carte ispirate ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni

Merate (Lecco), 15 maggio 2018 - ​Sarebbe certamente piaciuta anche ad Alessandro Manzoni, che adorava le carte e i tarocchi come raccontato dall’amico e collega Giuseppe Parini, la Quarantana, un nuovo gioco di carte ispirato ai personaggi dei suoi Promessi sposi. Lo hanno inventato Andrea e Federica Rivetta, marito e moglie di 57 anni lui, 51 lei, che abitano a Merate, paese dove il Sommo ha frequentato le elementari in collegio, nella scuola ora a lui dedicata, a pochi chilometri di distanza da «Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno». Al posto di assi, re, reginee fanti ci sono Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, padre Cristoforo, Agnese, il cardinale Federico, donna Prassede, don Rodrigo, don Abbondio, La monaca di Monza, l’Azzeccagarbugli, i Bravi, l’Innominato, la Peste, la Divina provvidenza, i Capponi e altri protagonisti e situazioni descritti nel celebre romanzo.

Le figure utilizzate sono tratte dalle immagini originali del pittore e incisore piemontese Francesco Gonin, che ha illustro l’edizione del 1840 del capolavoro letterario, chiamata Quarantana, da cui il nuovo gioco prende il nome. Le regole si ispirano alla Briscola tradizionale. «I punti vengono però determinati dai personaggi ritratti sulle carte – spiegano i due ideatori della Quarantana -. I personaggi ritenuti figure positive nella narrazione attribuiscono punteggio aggiuntivo, quelli negativi provocano una decurtazione dei punti». Padre Cristoforo, Lucia e Renzo ad esempio valgono 2 punti, don Rodrigo, don Abbondio e la Monaca di Monza equivalgono a -2 punti. E poi ci sono le combinazioni: le carte di Renzo, Lucia e dei Promessi sposi insieme attribuiscono 6 punti, quelle della Peste e di padre Cristoforo si annullano a vicenda, don Rodrigo con i Bravi ne fanno perdere 4. L’iniziativa ha ricevuto l’imprimatur pure dei curatori del museo Casa del Manzoni di Milano.

«Sono stati anzi loro a suggerirci di inventare un nuovo gioco ispirato ai Promessi sposi dopo che noi abbiamo realizzato le carte», raccontano i due coniugi brianzoli, che per le loro carte hanno voluto un prodotto di qualità, realizzato in cartoncino, come una volta, non in acetilene. «Speriamo che la nostra proposta sia accolta non solo dai cultori dell’opera letteraria del Manzoni, ma anche dai turisti italiani e stranieri, i lombardi e gli appassionati di carte – auspicano Andrea e Federica Rivetta - e che magari sia uno strumento utile per aiutare gli studenti a conoscere divertendosi i Promessi sposi».