Pozzi sorgivi nel lago di Sartirana per ridurre il fosforo

L’Operazione Wash permetterà di eliminare cinque chilogrammi di sostanze nocive in 15 anni

Nuovi pozzi da cui attingere e riversare acqua pulita per salvare il lago di Sartirana, che sta letteralmente soffocando per il fango e i detriti organici e vegetali in putrefazione.

A pianificare e coordinare l’operazione per salvare il lago di origine morenica, che fa parte di una riserva regionale protetta, sarà l’idrobiologo Roberto Negri, uno dei massimi esperti in Italia della salvaguardia dei piccoli bacini alpini e prealpini.

Il progetto prevede di scavare cinque pozzi attorno al lago, per trasformarli in specie di nuove sorgenti da cui immettere nel lago di Sartirana acqua pulita. Nel contempo però il lago verrà letteralmente svasato: tramite potenti idrovore l’acqua verrà pompata sulle sponde, da cui poi filtrerà nuovamente nel bacino purificata dal terreno. Si stima che verranno così rimossi poco meno di 5 chili e mezzo di fosforo nel giro di 15 anni per sottrarre nutrienti alle alghe e alle piante acquatiche che prolificano troppo.

"Sono tempi lunghi, ma almeno blocchiamo all’origine il processo di eutrofizzazione in atto", spiega l’idrobiologo. Si tratta di un intervento complesso e delicato, da portare a termine con estrema attenzione, per non minare ulteriormente il già precario equilibro dell’ecosistema. Se ne discute da parecchio, sembra tuttavia che sia ormai la volta buona. D.D.S.