Paderno d’Adda, ponte chiuso e aiuti fantasma

Il Comitato chiede tempi certi sugli interventi

I lavori in corso al San Michele

I lavori in corso al San Michele

Paderno d'Adda, 11 febbraio 2019 - È chiuso da ormai cinque mesi il ponte San Michele, ma poco o nulla è stato fatto così il Comitato di cittadini e pendolari chiede garanzie sui tempi degli interventi e sugli indennizzi, disposti e rimasti praticamente sulla carta. «Non abbiamo avuto ancora accesso ai tanto nominati rilievi che hanno portato alla chiusura del viadotto lo scorso 14 settembre – spiega la portavoce, Elisa Biffi –. A oggi Regione Lombardia non dispone ancora della quota stanziata dal Governo da destinare alla mobilità alternativa entro la fine del 2019, né ha spiegato come intende spendere il milione e mezzo di euro che dovrebbe arrivare. Inoltre, dei soldi messi a disposizione da Calusco d’Adda e Paderno, con la compartecipazione del Pirellone, per il ristorno della tassa rifiuti a beneficio delle piccole e medie imprese solo una percentuale irrisoria è stata realmente stanziata. Non solo: i criteri di assegnazione sono talmente stringenti che molte attività sono state escluse dal bando».

Così il comitato, che ha invitato una lettera aperta ai sindaci, al ministro Danilo Toninelli, al presidente Attilio Fontana, all’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, e quello di TreNord Marco Piuri, chiedendo risposte certe in tempi brevi. «Vogliamo che Rfi ci inoltri in via ufficiale i rapporti che hanno portato alla chiusura del ponte e un cronoprogramma aggiornato della seconda parte dei lavori da portare avanti, ovvero quelli che interessano l’arcata – prosegue Ruben Bergonzi, che all’interno del Comitato rappresenta le istanze dei professionisti che hanno visto crollare i loro affari –. A Governo e regione Lombardia chiediamo tempi certi sulla spendibilità della somma messa a disposizione per la mobilità alternativa, ma non ancora realmente disponibile. Il milione e mezzo di euro andrà speso entro dicembre 2019 per questo chiediamo alle amministrazioni di Calusco e Paderno d’Adda di utilizzare i fondi non utilizzati per gli sgravi sulla Tari per investimenti legati all’emergenza ponte, nel rispetto dei cittadini che stanno vivendo mesi difficili e hanno bisogno di fatti concreti».

Tra le proposte rivolte a Rfi e TreNord ci sono l’introduzione di navette da e per Capriate per favorire lo spostamento dei pendolari in bus da Bergamo a Milano, mentre per la direttrice Lecco-Milano si chiede di potenziare i collegamenti con Airuno. Già il prossimo marzo qualcosa potrebbe migliore se, nel rispetto del cronoprogramma, il ponte San Michele riaprirà almeno al traffico ciclo-pedonale. «Anche in questo caso è necessario aumentare le navette dirette al ponte dalle stazioni di Calusco e Paderno».