Annone Brianza, cavalcavia crollato sulla Super 36: il progetto è pronto

La nuova struttura sarà anticorrosione e con una portata di 108 tonnellate

Cavalcavia crollato ad Annone Brianza

Cavalcavia crollato ad Annone Brianza

Annone Brianza, 10 giugno 2017 - Il progetto del nuovo ponte di Annone Brianza, che sostituirà quello crollato lo scorso ottobre sulla Superstrada 36, è pronto. Architetti e ingegneri di Anas hanno ultimato i disegni definitivi dell’infrastruttura. Il cavalcavia verrà realizzato in acciaio anticorrosione e antiossidazione in modo da resistere alle intemperie e al trascorrere del tempo. Avrà inoltre una portata di 108 tonnellate in maniera tale che possa essere attraversato anche dagli autisti dei tir e sarà dotato di una passerella ciclopedonale, per ciclisti e pedoni, appunto, larga circa due metri e mezzo.

Entro un paio di settimane si prevede di convocare l’apposita conferenza dei servizi tra i rappresentanti dei vari enti interessati per gli eventuali ritocchi e le osservazioni per procedere infine alla stesura delle tavole esecutive e all’indizione della gara dall’appalto entro l’estate. Agli inizi del 2018,  quindi, potrebbero cominciare i lavori che, salvo imprevisti, si concluderanno per il Natale dello stesso anno.

La spesa si aggira sui 4 milioni di euro di stanziamenti governativi. L’annuncio è stato comunicato l’altra sera nel corso di un apposito incontro pubblico promosso dal consigliere regionale democratico Raffaele Straniero, cui hanno partecipato pure gli onorevoli del territorio, sempre del Pd, i deputati Gian Mario Fragomeli e Veronica Tentori. Il sindaco del paese Patrizio Sidoti ha confermato la notizia. L’auspicio di tutti è che il cronoprogramma venga rispettato. «Dati i precedenti,  come la Lecco -Bergamo e la pista ciclabile di Abbadia Lariana spero non subentrino riserve o elementi che possano intervenire con l’esecuzione dell’opera», ha commentato il primo cittadino. 

Oltre ai timori sulla data di consegna comincia a serpeggiare pure qualche malumore sull’inchiesta giudiziaria in atto: sono trascorsi ormai sei mesi dal crollo, ma le indagini sono ancora in corso e, a parte il nome dei tre indagati e le ipotesi di reato di disastro e omicidio, si conosce poco o nulla d’altro. Non sarebbe nemmeno stato ancora stabilito a chi appartenesse il viadotto ollassato e quindi ai funzionari di quale ente competessero manutenzione e responsabilità sul manufatto. Tra l’altro, altri cavalcavia potrebbero essere a rischio. Per questo da Villa Locatelli il presidente Flavio Polano in persona ha ordinato ai suoi tecnici di compiere un censimento preciso e di cominciare a svolgere verifiche sulla staticità.