Ponte crollato ad Annone, un anno di tempo per la ricostruzione

Per i lavori del nuovo cavalcavia verranno concessi dodici mesi. L'inaugurazione slitta al 2019

Il rendering del nuovo ponte

Il rendering del nuovo ponte

Annone Brianza (Lecco), 28 novembre 2017 – Per costruire il nuovo ponte di Annone Brianza sulla Super Milano – Lecco ci vorranno dodici mesi. Il bando di gara con il cronoprogramma e le specifiche tecnici dei lavori per scegliere chi se ne occuperà verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo domani, mercoledì,ma si sa già che la richiesta di accorciare i tempi di realizzazione dell'opera da un anno a dieci mesi, in modo da inaugurarla entro la fine del 2018, non è stata accolta.

Ciò non significa che, se tutto filerà liscio, la cerimonia del taglio del nastro tricolore non possa ugualmente essere celebrata entro la notte il dicembre prossimo, come promesso all'indomani della tragedia. Sulla carta tuttavia l'ultimatum per chi innalzerà il nuovo cavalcavia sarà quello del febbraio o marzo 2019. Salvo imprevisti e eventuali ricorsi l'appalto infatti dovrebbe essere appunto assegnato entro il prossimo febbraio, marzo al più tardi. Rispetto ai costi iniziali stimati in 4 milioni di euro, i tecnici di Anas sono riusciti però quasi a dimezzare la spesa presunta, abbassandola a 2 milioni.

La parte più complessa secondo gli esperti sarà quella relativa alle fondamenta del nuovo viadotto a campata unica, senza il pilone di appoggio centrale di cui disponeva quello precedente, franato il 28 ottobre 2016, un venerdì, alle 17.22, travolgendo e uccidendo Claudio Bertini, un 68enne di Civate che stava tornando a casa al volante della propria Audi A3 Sportback. La struttura viaria vera e propria, con annessa pista ciclabile e pista pedonale, sarà invece prefabbricata e preassemblata altrove: basterà poi trasportarla fin lì, collocarla al proprio posto e collegarla alle spalle di appoggio laterali. Durante l'intervento non sarà necessario bloccare il traffico sulla Superstrada, mentre potrebbero verificarsi disagi per la demolizione di quel poco che resta del vecchio ponte collassato.

Nel frattempo residenti, automobilisti e autotrasportatori continueranno a dover fare lunghi giri per oltrepassare la SS 36. Indipendentemente dai due mesi in più o in meno di durata dei lavori, se effettivamente verranno rispettate le scadenze di consegna, si tratterà comunque di un intervento progettato e realizzato a tempo di record. “I tecnici di Anas e i funzionari del Ministero delle Infrastrutture si sono impegnati e si stanno impegnando molto per velocizzare l'iter – garantisce l'onorevole democratico Gian Mario Fragomeli, che, con la collega Veronica Tentori, sta seguendo passo passo la vicenda -. Tra progettazione, reperimento delle risorse necessarie, convocazione della Conferenza dei servizi, predisposizione del bando di gara, prenotazione della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e affidamento dell'incarico le incombenze sono veramente molte e complesse”.

Molto di più ci vorrà invece per l'iter giudiziario per stabilire le responsabilità sul disastro, non solo perché il procuratore incaricato del caso è stato destinato in tribunale a Bergamo, ma anche perché si preannuncia una lunga vertenza a colpi di perizie, controperizie e carte bollate. Fino a quando non verranno individuati i colpevoli inoltre le persone coinvolte nella sciagura non percepiranno un centesimo di indennizzo.

di D.D.S.