Paderno d'Adda, ponte San Michele chiuso: c'è l'incognita sui tempi

Rfi assicura l’inizio lavori già a ottobre ma i Comuni temono ritardi

La chiusura del San Michele ha già comportato lunghe file sul ponte di Brivio

La chiusura del San Michele ha già comportato lunghe file sul ponte di Brivio

Paderno d'Adda, 17 settembre 2018 -  I vertici di Rfi hanno fretta di iniziare i lavori di consolidamento del ponte San Michele tra Paderno d’Adda e Calusco e riaprirlo quanto prima sia al traffico ferroviario, sia a quello veicolare. I tecnici di Rete ferroviaria italiana, l’ente proprietario e gestore dello storico viadotto, garantiscono di essere in grado di cominciare l’intervento, che durerà un paio d’anni, già a ottobre. I 21 milioni necessari ci sono, sono stati stanziati nel 2017 e anche i progetti definitivi sarebbero pronti. «Potranno partire già nelle prossime settimane, concesse tutte le autorizzazioni previste, i lavori di manutenzione straordinaria al ponte San Michele», confermano da Rfi. In realtà, per coloro che da tempo stanno seguendo la vicenda della ristrutturazione dello storico ponte, l’iter non sarebbe né a buon punto né così veloce e non sono stati nemmeno approvati i disegni esecutivi, come del resto non è stata bandita ancora alcuna gara d’appalto per scegliere chi si occuperà della delicata opera.

«Riguardo la tempistica nulla è ancora deciso in via ufficiale – conferma l’assessore ai Lavori pubblici di Calusco d’Adda, Massimo Cocchi –. Al momento sappiamo solo che i lavori dureranno 24 mesi, tutti i dettagli, compresa la durata del periodo di chiusura del San Michele, saranno stabiliti e comunicati solo  dopo le varie riunioni che saranno convocate nei prossimi giorni». «Purtroppo non abbiamo alcuna certezza né sull’avvio dei lavori, né su quanto rimarrà chiuso il San Michele – aggiunge il sindaco di Paderno d’Adda –. Se effettivamente tuttavia i progetti sono pronti, non comprendo perché l’intervento non fosse stato programmato nel dettaglio e non fosse pronto un piano d’emergenza per garantire i collegamenti viabilistici e ferroviari».

Pure il deputato democratico lecchese Gian Mario Fragomeli, a cui si deve il finanziamento dell’opera, smorza i facili entusiasmi: «Saranno probabilmente attivate procedure d’urgenza per snellire burocrazia e tempistiche, temo tuttavia debbano prima essere definiti alcuni particolari rimasti in sospeso nella progettazione e svolti alcuni passaggi procedurali con tutti i rappresentanti degli enti interessati. Il San Michele è una struttura molto delicata, che ha 130 anni, si trova all’interno del Parco regionale Adda Nord ed esige cautela». «Manterremo alta l’attenzione affinché sia riservata alla manutenzione straordinaria del ponte la massima priorità e perché le tempistiche degli interventi siano più celeri possibile, così da ridurre e limitare allo stretto indispensabile gli inevitabili gravi disagi», garantisce però un altro parlamentare del territorio, il senatore Paolo Arrigoni (Lega).

In attesa di definire date e cronoprogramma preciso dell’intervento, la priorità al momento resta comunque quella di evitare la paralisi di due territori, quello della Brianza e quello dell’Isola bergamasca, di cui il San Michele costituiva il principale collegamento per 23mila pendolari e almeno 30mila automobilisti che lo attraversavano ogni giorno per raggiungere al mattino scuole, università, uffici e luogo di lavoro e al pomeriggio tornare a casa. Proprio per gli studenti, a partire da questa mattina, sono stati riservati tre bus che partono dalla stazione di Paderno d’Adda alle 7.12 diretti agli istituti superiori di Ponte San Pietro e Bergamo.