Lecco, gli agenti della Polfer sono troppo pochi: interrogazione al ministro dell'Interno

I poliziotti della Polfer per Lecco e Sondrio sono appena 13

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Lecco, 13 luglio 2017 – Le aggressioni in stazione e in treno aumentano, ma gli agenti della Polfer lecchese diminuiscono. I poliziotti della Ferroviaria in servizio a Lecco sono appena 13 e devono occuparsi non solo delle stazioni della provincia, ma anche di quelle di Sondrio, la cui postazione di Polizia ferroviaria è stata chiusa.

Per questo l'onorevole democratico  ha depositato un'interrogazione a Montecitorio per chiedere al ministro degli Interni Marco Minniti di aumentare l'organico della Polfer sulla linea che corre da Osnago fino a Sondrio, passando per Lecco e di riportarlo almeno allo stesso numero di quando erano attivi due commissariati ferroviari. Gli episodi di violenza sono del resto frequenti. Settimana scorsa un macchinista è stato morso ad esempio da una passeggera sorpresa a viaggiare senza biglietto, mentre a metà giugno un turista russo è stato colpito a martellate da un altro viaggiatore solo per aver difeso un disabile dal balordo di turno.

“Più agenti di Polizia ferroviaria e un migliore coordinamento per definire strategie comuni che garantiscano più sicurezza per passeggeri e personale viaggiante sulla linea ferroviaria Milano - Lecco - Sondrio – Tirano – spiega il deputato -. Questo è quanto chiedo con un’interrogazione al Viminale. L’escalation di episodi di violenza avvenuti negli ultimi tempi sui nostri treni non è, a mio parere, da sottovalutare ma da affrontare tempestivamente, ricorrendo a tutti gli strumenti più efficaci”. E ancora: “Con la mia interrogazione chiedo quindi al ministro dell’Interno che si adoperi affinché, al più presto, lo stesso numero di agenti di Polizia ferroviaria precedentemente in forze presso il presidio di Sondrio, venga riassegnato al presidio di Lecco, allo scopo di permettere una opportuna copertura del territorio e di garantire la piena operatività degli agenti su tutta la tratta ferroviaria in questione”.