Piccolo Achille, operazione riuscita: il bimbo nato cieco potrà tornare a vedere

Operato per la seconda volta negli Stati Uniti per la malattia di Norrie, l'intervento però non è stato l’ultimo

 Il piccolo Achille con mamma Sara Rusconi e papà Simone Losa

Il piccolo Achille con mamma Sara Rusconi e papà Simone Losa

Il piccolo Achille è stato operato per la seconda volta. L’intervento è perfettamente riuscito, ma non è stato l’ultimo. Probabilmente dovrà essere operato altre due volte, una per occhio. La luce in fondo al tunnel della cecità sembra però più vicina per il bimbo di quasi 7 mesi nato cieco a causa della malattia di Norrie, una patologia congenita molto rara che colpisce 5 neonati su un milione, che potrebbe anche degenerare nella sordità, difficoltà dello sviluppo cognitivo e nell’autismo se non trattata da subito.

Le operazioni a cui è stato sottoposto il piccolo Achille dovrebbero permettergli di riuscire almeno a percepire la luce e insieme ad essa il mondo esterno che lo circonda e quindi di interagire e sviluppare le sue capacità ricettive. A spiegare la situazione sono mamma Sara Rusconi e papà Simone Losa, che anno entrambi 32 anni e sono di Bellano: "Anche la seconda operazione, questa volta eseguita all’occhio sinistro, è andata bene e i chirurghi sono soddisfatti di quanto svolto". Per esultare però è presto: "Come per il primo intervento però occorrerà del tempo per valutare un’eventuale percezione della luce - aggiungono -. In ogni caso, per migliorare ulteriormente la situazione degli occhi di Achille, ci sono state prospettate altre due operazioni tra circa 3 mesi". Per garantire una speranza per il loro piccolo Achille sono volati con lui negli Stati Uniti, al Beaumont Hospital di Detroit in Michigan, dove lavora il dottor Antonio Capone del William, l’unico a disporre delle competenze e delle dotazioni cliniche per operare Achille con un margine di successo del 50%. Per affrontare trasferta, soggiorno e spese mediche oltreoceano completamente a carico loro, mamma Sara e papà Simone hanno lanciato una raccolta fondi a cui hanno aderito migliaia di persone, molte delle quali nemmeno conoscono. Raccolti quasi 420mila euro.