Piano industriale di Silea Investimenti per 32 milioni

Quasi 22 milioni sono destinati alla realizzazione di nuovi impianti . Si punta alla produzione di biometano nel Comune di Annone Brianza

L'inceneritore di Valmadrera

L'inceneritore di Valmadrera

Un piano di sviluppo con 32 milioni di investimenti, di cui quasi 22 milioni destinati alla realizzazione di nuovi impianti e alla produzione di biometano ad Annone Brianza. In sintesi il piano industriale di Silea, illustrato ieri dal presidente Domenico Salvadore e dal direttore generale Pietro Antonio D’Alema, e basato su tre parole d’ordine: cambiamento, sostenibilità, competenze. "Il piano industriale – osserva Salvadore - è una tappa intermedia di uno sviluppo di lungo periodo, che vedrà un ripensamento del modello operativo di gestione dei servizi d’igiene urbana, l’offerta di servizi personalizzati e "on demand" sfruttando tecnologie digitali e nuove meccanismi tariffari, la riconversione tecnologica del termovalorizzatore a supporto delle nuove esigenze dell’economia circolare".

Attualmente il servizio di igiene urbana integrato verso i soci (raccolta e trattamento rifiuti) rappresenta il 70% del fatturato complessivo della Silea, il 17% è legato al riciclo ed recupero energetico e il restante 13% arriva da servizi offerti al mercato. "In Lombardia siamo tra i primi tre operatori pubblici in termini di abitanti serviti – svela il direttore generale Pietro Antonio D’Alema - e rappresentiamo un "unicum" nel panorama regionale. Siamo il gestore integrato di un intero bacino provinciale e copriamo l’intera filiera del trattamento". Tra gli investimenti spicca la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica, potenziando la capacità dell’attuale impianto di compostaggio di Annone Brianza, con la produzione di biometano, che dovrebbe essere avviato entro fine 2022; inoltre verranno avviati sia il rifacimento dell’impianto di selezione delle plastiche, portandone la capacità produttiva massima sino a 55.000 tonnellate anno. Infine – per la carta - accanto agli investimenti per il miglioramento dei centri di raccolta è prevista la realizzazione di "centri del riuso" in collaborazione con associazioni no-profit operanti sul territorio. Angelo Panzeri