La cattura di un grande pesce siluro

Lecco -  Nuovi mostri  infestano il lago di Como e l’Adda e stanno sterminando tutti gli altri animali. Non nuotano solo in acqua, perché popolano anche le sponde del Lario e del fiume. Non si tratta di discendenti del mitico lariosauro preistorico, ma di pesci siluro, cormorani, folaghe, svassi, smerli, papere e anche cigni che stanno decimando la fauna ittica autoctona. Sono stati inoltre riscontrati anche mutanti di specie asiatiche e sudamericane.  "Stanno ammazzando il nostro lago e l’Adda – avverte Stefano Simonetti, presidente provinciale della Fipsas lecchese, la Federazione italiana di pesca sportiva e attività subacquea -. Occorre intervenire in fretta, altrimenti i nostri pesci pregiati scompariranno. La battaglia sul Po ho paura sia ormai definitivamente persa, nelle nostre acque pregiate possiamo però invece vincere ancora". I mostri più temibili e temuti sono i pesci siluro e i voracissimi cormorani. "Solo tre settimane fa è stato catturato un siluro gigante di oltre 47 chilogrammi – rivela –. Aveva in pancia una carpa intera. Nello stomaco di un altro pescato pochi giorni prima c’era un cavedano di almeno un paio di chili. Divorano qualunque cosa". Mentre la controffensiva al siluro è cominciata, grazie anche a stanziamenti e normative regionali, la guerra al cormorano si sta rivelando una debacle. Si teme inoltre che presto agli invasori possano aggiungersi anche gli abramidi, altri pesci alieno che fanno incetta delle uova degli altri pesci, impedendone la riproduzione e dichiarandone quindi l’estinzione totale: ne sono stati già riscontrati parecchi nel lago di Oggiono. E poi ci sono le tartarughe americane, i gamberi killer della Louisiana, le nutrie o castorini. Sono stati intercettati anche piranha isolati che fortunatamente non sono in grado di sopravvivere in un habitat troppo diverso dal loro. "Abbiamo pescato, catturato e osservato veramente di tutto – conferma il presidente della Fipsas di Lecco – Per identificare alcuni animali mai visti prima ci siano dovuto rivolgere ad esperti. Alcuni probabilmente  sono stati liberati e immessi in natura da chi ad esempio aveva in casa acquari che ha svuotato direttamente nel lago o nell’Adda". Pescare, cacciare e abbattere i nuovi mostri però non basta. "Occorre almeno decuplicare la produzione dell’incubatoio di Fiumelatte a Varenna", sostiene Stefano Simonetti. Lì vengono fecondate quasi 2 milioni di uova e poi allevati avannotti di lavarelli, lucci, trote, salmerini e temoli da rilasciare nei vari incubatoi del lago o dell’Adda: "È l’unico modo per ripopolare in maniera massiccia il nostro lago e l’Adda con specie autoctone che soppiantino le altre". Non è per accontentare pescatori sportivi o professionisti, serve per salvare un ambiente e un ecosistema unici.

Cronaca

Lecco -&nbsp;&nbsp;Nuovi mostri infestano il lago di Como e l’Adda e stanno sterminando tutti gli altri animali. Non nuotano solo in acqua, perché popolano anche le sponde del Lario e del fiume. Non si tratta di discendenti del mitico lariosauro preistorico, ma di pesci siluro, cormorani, folaghe, svassi, smerli, papere e anche cigni che stanno decimando la fauna ittica autoctona. Sono stati inoltre riscontrati anche mutanti di specie asiatiche e sudamericane. 
"Stanno ammazzando il nostro lago e l’Adda – avverte Stefano Simonetti, presidente provinciale della Fipsas lecchese, la Federazione italiana di pesca sportiva e attività subacquea -. Occorre intervenire in fretta, altrimenti i nostri pesci pregiati scompariranno. La battaglia sul Po ho paura sia ormai definitivamente persa, nelle nostre acque pregiate possiamo però invece vincere ancora". I mostri più temibili e temuti sono i pesci siluro e i voracissimi cormorani. "Solo tre settimane fa è stato catturato un siluro gigante di oltre 47 chilogrammi – rivela –. Aveva in pancia una carpa intera. Nello stomaco di un altro pescato pochi giorni prima c’era un cavedano di almeno un paio di chili. Divorano qualunque cosa". 
Mentre la controffensiva al siluro è cominciata, grazie anche a stanziamenti e normative regionali, la guerra al cormorano si sta rivelando una debacle. Si teme inoltre che presto agli invasori possano aggiungersi anche gli abramidi, altri pesci alieno che fanno incetta delle uova degli altri pesci, impedendone la riproduzione e dichiarandone quindi l’estinzione totale: ne sono stati già riscontrati parecchi nel lago di Oggiono. E poi ci sono le tartarughe americane, i gamberi killer della Louisiana, le nutrie o castorini. Sono stati intercettati anche piranha isolati che fortunatamente non sono in grado di sopravvivere in un habitat troppo diverso dal loro. "Abbiamo pescato, catturato e osservato veramente di tutto – conferma il presidente della Fipsas di Lecco – Per identificare alcuni animali mai visti prima ci siano dovuto rivolgere ad esperti. 
Alcuni probabilmente sono stati liberati e immessi in natura da chi ad esempio aveva in casa acquari che ha svuotato direttamente nel lago o nell’Adda". Pescare, cacciare e abbattere i nuovi mostri però non basta. "Occorre almeno decuplicare la produzione dell’incubatoio di Fiumelatte a Varenna", sostiene Stefano Simonetti. Lì vengono fecondate quasi 2 milioni di uova e poi allevati avannotti di lavarelli, lucci, trote, salmerini e temoli da rilasciare nei vari incubatoi del lago o dell’Adda: "È l’unico modo per ripopolare in maniera massiccia il nostro lago e l’Adda con specie autoctone che soppiantino le altre". Non è per accontentare pescatori sportivi o professionisti, serve per salvare un ambiente e un ecosistema unici. &nbsp;

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