I "mostri" infestano l'Adda: pescati 700 pesci siluro

I siluro possono pesare un quintale e misurare fino a 2 metri

Pesce siluro

Pesce siluro

Lecco, 10 giugno 2021 – L'Adda è infestato da mostri. Sono i pesci siluro, che divorano ogni altri animale che nuota nell'acqua. Alcuni esemplari pesano fino a un quintale. Solo l'anno scorso ne sono stati pescati, catturati ed eliminati quasi 700 per un peso totale di una tonnellata e mezza. Nel 2019 ne erano stati catturati poco meno di 300. Sono diffusi sia nel lago di Olginate, sia neil bacino di Trezzo e di Vaprio e Fara Gera d’Adda. Rispetto al passato sembrano meno grandi. Tra il 2019 e il 2020 so è registrato un aumento dei siluro, sebbene non sia semplice fare confronti precisi, perché il tipo di esemplari catturati dipende molto dalle differenti condizioni del fiume che variano costantemente. Vengono catturati sia con elettropesca, cioè con scosse elettriche in acqua in modo da tramortirli, sia da sub specializzati in apnea. A ordinare la caccia al siluro sono stati i vertici del Parco Adda Nord per cercare di contenerne la diffusione. In provincia di Lecco anche i pescatori della Fipsas, che è la Federazione italiana di pesca sportiva e attività subacquea, collaborano alla cattura dei siluri.

“Il siluro è un pesce originario dei bacini fluviali del mar Nero, Caspio e Baltico – spiegano dal Parco Adda Nord -. Introdotto per la prima volta intorno agli anni ‘50 in Italia, nel bacino del Po, si è poi diffuso velocemente a partire dall’inizio degli anni ‘90 a causa di una serie di immissioni, più o meno intenzionali, che lo hanno portato a colonizzare tutto l’areale padano. Può raggiungere taglie sopra i 2 metri e mezzo per oltre 100 kg di peso. La crescita rapida lo mette al riparo dalla predazione da parte di altri pesci o uccelli e gli permette di riprodursi relativamente presto, garantendogli un vantaggio competitivo su molte specie autoctone. Sopravvive anche a bassi di livelli di ossigenazione. E' una specie opportunista che si nutre di invertebrati, pesci, mammiferi e perfino uccelli, diventando rapidamente una seria minaccia per la conservazione della biodiversità degli ecosistemi in cui vive. Il siluro è un un competitore per le risorse alimentari degli altri predatori autoctoni per habitat e rifugi, cosa che mette in serio rischio la riproduzione naturale e la sopravvivenza di specie autoctone”.