Passo Stelvio, poca neve ma di “qualità”

Sulle piste si sta allenando la campionessa Sofia Goggia. Pronti i nuovi “cannoni” per produrre con temperature sopra lo zero

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BORMIO (Sondrio)

di Fulvio D’Eri

Caldo. Siccità. Ma allo Stelvio si scia e ci si diverte. La neve è poca, ma di buona qualità. Per ora la stagione sciistica nell’unica località italiana dove lo sci si pratica solo in estate (ha aperto i battenti a fine maggio e lo rimarrà fino ai primi di novembre), procede. La fuoriclasse dello sci alpino italiano Sofia Goggia è in questi giorni sul ghiacciaio del Livrio ad effettuare parte della preparazione per la prossima stagione. Sullo Stelvio si scia tra i 2750 metri del Passo e i 3450 metri del Monte Cristallo su una decina di piste, mentre gli appassionati dello sci di fondo possono cimentarsi sulle tre piste loro dedicate. Ce ne è per tutti.

"La neve non è tantissima, non possiamo nasconderlo – ha detto Umberto Capitani, direttore degli impianti dello Stelvio -, ma è di buonissima qualità e chi sta sciando in questi giorni si sta divertendo parecchio. A livello turistico non ci possiamo di certo lamentare, di sciatori ne sono arrivati tanti in queste prime settimane. Speriamo che il trend continui. Abbiamo l’onore di avere qui ad allenarsi la Goggia, per la seconda volta allo Stelvio quest’anno, ma anche la squadra italiana di Coppa Europa oltre ad altre compagini azzurre. E altri professionisti sono attesi nel corso dell’estate".

Nel mese di maggio sono terminati i lavori sui vari impianti. Sono state sostituite le cabine del primo troncone con due più moderne. Lavori terminati a maggio ma che hanno avuto bisogno dei collaudi. "Solo da un paio di giorni è stato possibile utilizzare le nuove cabine, già pronte da un po’ di tempo. Il collaudo è andato un po’ "lungo", ma ora tutto è a regime e turisti e atleti possono salire su cabine Carvatech molto moderne e che permettono la visione completa del panorama". L’inizio stagione è stato positivo. Cosa vi attendete da questa annata? "Difficile dirlo, per ora viviamo alla giornata. Navighiamo a vista anche perché ci sono tante incognite. A giorni attendiamo un "cannone" che ci permetta di produrre neve artificiale con temperature sopra lo zero. E anche questo ci darà un buon aiuto per il prosieguo della stagione. Ma è chiaro che ci attendiamo delle precipitazioni nevose, sia perché così il panorama sarebbe ancora più bello, sia perché non è un mistero il fatto che per produrre la neve artificiale si debbano spendere parecchi soldi". Lo Stelvio guarda già al futuro con altri investimenti. "Tra le novità per il 2023 c’è anche quella relativa al rinnovo della stazione di partenza, più funzionale e che permetterà per esempio a chi sarà in coda di farlo al coperto".