Parco della Valle del Curone, occhio alle sanzioni

A imporre le misure drastiche è il presidente Marco Molgora a tutela della grande zona verde

Il giardino di Milano e della Brianza off-limits per gli automobilisti. Per scongiurare assalti al colle di Montevecchia e al Parco della Valle del Curone nei fine settimana si può accedere solo a piedi o in bici. E’ questione di salute pubblica e di rispetto delle norme anti-assembramento, ma anche di difesa dell’ambiente. Il compito di costruire le barricate e sbarrare le strade con transenne spetta alle guardie ecologiche volontarie, quello di controllare e multare gli "invasori" agli agenti della Polizia locale dei paesi della zona. A imporre le misure drastiche è il presidente del Parco Marco Molgora, perché i numerosi appelli alla prudenza e alla civiltà non sono serviti a nulla, come non bastano le altre iniziative già varate, tipo il pass su prenotazione per Montevecchia. Si comincia già da questo week end sebbene di zona arancio rinforzato. "Nel territorio del Parco ed in particolare nell’area della Valle del Curone, è fortemente aumentata la presenza dei visitatori – spiega -. L’aumento delle presenze si traduce spesso in sovraffollamento e rischia di compromettere i valori ambientali che tuteliamo e promuoviamo, diminuire o annullare piacere della visita, compromettere le colture agricole, che spesso non vengono riconosciute come tali dai visitatori che le utilizzano come parcheggi". Una delle aree di sosta dove lasciare le auto è ad esempio quella della stazione di Cernusco Lombardone, ma in realtà ce ne sono lungo tutto il perimetro del Parco: Osnago, Lomagna, Missaglia, Olgiate Molgora, Perego... In futuro verrà organizzato anche un servizio di bus navetta. Il Parco è stato istituito nel 1983, si estende su una superficie di quasi 3mila ettari. D.D.S.