Santa Maria Hoè, Padre Tentorio ucciso da integralisti cristiani

Fu liquidato nelle Filippine perché difendeva agricoltori musulmani poveri

Padre Fausto Tentorio

Padre Fausto Tentorio

Santa Maria Hoè (Lecco), 5 maggio 2019 - Sono stati i fondamentalisti cristiani a ordinale l’assassinio di padre Fausto Tentorio, il missionario del Pime originario di Santa Maria Hoè ammazzato all’età di 59 anni il 17 ottobre 2011 fuori dalla sua parrocchia di Arakan nelle Filippine. Lo hanno voluto liquidare perché lo ritenevano un prete scomodo e pericoloso poiché difendeva e sosteneva i tribali Manobo prevalentemente musulmani dai latifondisti e dagli sfruttatori delle risorse minerarie della zona.

Tra quanti finiranno alla sbarra per l’agguato mortale del sacerdote brianzolo figura infatti anche Nene Dorado del movimento «Ilaga», composto da integralisti cristiani che combattono contro islamici delle comunità locali per impossessarsi illegalmente delle loro terre. I giudici del tribunale di Kidapawan City, sezione di North Cotabato, hanno inoltre deciso di processare pure i fratelli Jimmy e Robert Ato, ritenuti i killer ed esecutori materiali dell’agguato, Jan Corbala che è uno dei comandanti del 57esimo battaglione di stanza a Makilala e che è pure a capo del gruppo paramilitare «Bagani» e i tre membri della sua unità Kaing Labi, Hoseph Basol ed Edgar Enoc, tutti soldati regolari. Mentre i sette dovranno affrontare il giudizio dei magistrati, sono tutttavia usciti di scena altri sospettati eccellenti, inizialmente indagati, come l’ex sindaco di Arakan Romulo Tagpos, due uomini d’affari molto influenti e pezzi grossi dell’esercito quali il tenenente colonnello Joven Gonzales e il maggiore Mark Espiritu, ufficiali al comando proprio del 57esimo e dei militari delle forze speciali. È quanto riportato su Asianews, l’agenzia stampa dei missionari del Pime. «Intorno alle 7.20 del 17 ottobre 2011, presso il complesso parrocchiale di Nostra Signora del Perpetuo soccorso ad Arakan, gli imputati si sono incontrati, hanno cospirato e si sono aiutati a vicenda ed hanno volontariamente ucciso padre Fausto Tentorio - – si legge negli atti dell’inchiesta firmati dal procuratore di Stato Rodan Parrocha -. Lo hanno assassinato a tradimento approfittando della forza superiore, con l’aiuto di uomini armati e con evidente premeditazione, come dimostrato dall’evidenza che tale uccisione era già stata pianificata il 10 ottobre a Sitio Kamanagan, quartiere Ganatan. Hanno sparato alla vittima indifesa con una pistola calibro 9mm, colpendola più volte alla testa, al busto ed in diverse parti del corpo, causandone la morte istantanea». Il provvedimento è stato firmato il mese scorso e i preparati per fissare le diverse udienze del processo sono in corso.