Paderno, ponte chiuso: parola alla Soprintendenza

La messa in sicurezza del livello stradale del ponte potrebbe iniziare fin da subito, anche perché sono già stati individuati i tecnici che dovranno occuparsene

Il ponte di Paderno

Il ponte di Paderno

Paderno d'Adda (Lecco), 29 settembre 2018 -  I progetti per il consolidamento del ponte San Michele tra Paderno d’Adda e Calusco, chiuso ormai da due settimane, sono pronti da più di sette giorni. Al momento tuttavia sono fermi sulla scrivania di un funzionario della Soprintendenza per essere esaminati. Fino a quando non verra concesso il beneplacet non potranno iniziare i lavori, neppure quelli di sistemazione del piano viario superiore. «Venerdì scorso abbiamo depositato e protocollato i progetti consegnandoli ai responsabili della Soprintendenza e degli altri enti interessati affinché vengano esaminati e validati – assicurano da Rfi, l’ente proprietario dell’opera -. I progetti sono stati modificati in base alle indicazioni che ci erano già state fornite in alcuni precedenti incontri e in seguito agli ultimi sopralluoghi che i nostri tecnici hanno effettuato». 

Salvo impedimenti e richieste di ulteriori cambiamenti, legati soprattutto all’altezza dei nuovi parapetti del San Michele che dovrebbero venire elevati dai 140 centimetri attuali fino a 2 metri per scoraggiare e bloccare gli aspiranti suicidi, la messa in sicurezza del livello stradale del ponte potrebbe iniziare fin da subito, anche perché sono già stati individuati i tecnici che dovranno occuparsene, senza nemmeno bisogno di bandire una gara, perché si tratta di chi già è incaricato della manutenzione delle infrastrutture di Rfi. Si stima che questa prima fase duri dai tre ai quattro mesi. Per l’intervento di restyling e ristrutturazione complessiva della struttura occorrerà invece pazientare più tempo, perché bisogna superare lo scoglio del parere di tutti i rappresentanti di Amministrazione comunale di Paderno e Calusco, Provincia di Lecco e Bergamo, Regione Lombardia, Arpa, Ats, Ministero delle Infrastrutture e Soprintendenza che verranno convocati al tavolo della Conferenza dei servizi.

«Si dovrebbe riuscire a sfruttare il tempo necessario per sistemare il piano viario superiore per ultimare la Conferenza dei servizi, ottenere i permessi e bandire la gara, in modo da ridurre al minimo il periodo di inattività – spiega l’onorevole dem del territorio Gian Mario Fragomeli, che si sta occupando del San Michele dalla precedente legislatura e a cui si deve lo stanziamento di 20 milione di euro per rimetterlo a nuovo -. Come parlamentari della zona siamo inoltre intenzionati a chiedere un incontro al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli per concedere le autorizzazioni alle procedure d’urgenza in modo da snellire gli adempimenti burocratici e fare il più in fretta possibile».