Paderno d'Adda, il “ponte della discordia” fra Comitato e bergamaschi

C’è chi vuole il nuovo viadotto vicino al vecchio San Michele e chi più distante

Un recente sopralluogo di tecnici e amministratori dove sorge il famoso ponte di San Miche

Un recente sopralluogo di tecnici e amministratori dove sorge il famoso ponte di San Miche

Paderno d'Adda (Lecco) -  Il “ponte della discordia“ che divide invece di unire rischia di trasformare l’Adda in un confine invalicabile tra Brianza e Isola bergamasca, come ai tempi del Ducato di Milano e della Serenissima. E’ il futuro ponte viario che dovrà essere costruito per mandare in pensione il “vecchio“ San Michele, che non regge più e ha gli anni contati, nonostante l’intervento di consolidamento appena concluso, costato 24 mesi di chiusura e 20 milioni di euro di lavori. I vertici di Rfi, con i governanti di Regione e gli amministratori locali e provinciali della Bergamasca, lo vogliono attaccato allo storico viadotto candidato a diventare patrimonio dell’umanità, nel cuore del Parco Adda Nord, in mezzo ad uno degli scorci più belli del territorio immortalato da Leonardo da Vinci. I quasi 2.500 sostenitori del Comitato Cittadini Ponti che hanno sottoscritto una petizione chiedono invece venga spostato più a sud, non solo per questioni ambientali e paesaggistiche e turistiche, ma anche per il traffico che ne conseguirebbe. Con loro si sono schierati i sindaci del Meratese, che tuttavia non sembrano in grado di reggere a lungo il confronto con i colleghi dell’altra sponda. "Temono di perdere le possibili opere di mitigazione che sono per ora delle promesse", li accusano gli attivisti del Comitato, che però ce l’hanno soprattutto con i dirimpettai di Calusco d’Adda. "La nostra convinzione è che il Comune di Calusco, in accordo con Regione, spinga fortemente per la realizzazione del ponte posizionato lì principalmente, per ottenere l’accesso dei mezzi pesanti carichi di rifiuti speciali diretti all’inceneritore di Italcementi che ora non possono percorrere le strade del paese – accusano dal Comitato -. Questa prospettiva provocherà un aumento dell’inquinamento dell’aria che respiriamo". La guerra del ponte prosegue, intanto il conto alla rovescia per la definitiva serrata del San Michele è cominciato e se non si troverà un accordo per superare l’Adda bisognerà chiedere un passaggio in barca ai pescatori, come Renzo Tramaglino in fuga verso la Repubblica di Venezia