Olginate, un mostro nell'Adda: pescato un pesce siluro da 42 chili

Il presidente della Fipsas Stefano Simonetti lancia l'allarme

Il pesce siluro (foto di repertorio)

Il pesce siluro (foto di repertorio)

Olginate (Lecco), 8 giugno 2018 – Un mostro nell'Adda. L'altra sera a Olgiate un pescatore ha catturato un pesce siluro dal peso di 42 chilogrammi. Si tratta di un vero e proprio bestione, purtroppo non l'unico per gli altri pesci autoctoni che devono misurarsi con predatori di tali dimensioni contro cui non hanno possibilità di scampo. A lanciare l'allarme è Stefano Simonetti, presidente della Fipsas provinciale, la Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea.

“Le acque del Lario e dell’Adda sono ormai invase da grossi pesci siluro e la fauna ittica autoctona è in grave difficoltà – denuncia -. Le ultime catture effettuate sull’Adda ad Airuno e proprio giovedì sera nel territorio di Olginate di un esemplare di ben 42 chili confermano la smisurata proliferazione di questi predatori”. A Canonica d'Adda e Cassano d'Adda, in provincia di Bergamo e di Milano la situazione è ancora peggiore, i siluro stanno eliminando le pregiate trote Marmorate e provocando danni ambientali incalcolabili. Anche nel lago di Oggiono la presenza di pesci siluro sta creando disastri. Per questo i vertici provinciali della Fipsas di Lecco, Bergamo e Milano hanno presentato un progetto di contenimento congiunto del pesce siluro, tuttavia non è pervenuta ancora alcuna autorizzazione.

“Rivolgiamo un accorato appello al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore Fabio Rolfi per una risposta concreta a questo enorme problema – prosegue Stefano Simonetti -. Ho incontrato proprio l’assessore Fabio Rolfi lunedì e lo ringrazio per le rassicurazioni sui tanti temi legati al mondo della pesca sportiva. Noi siamo pronti ad attivarci per attuare un serio contenimento di questo alloctono, ma le autorizzazioni, rilasciate dalla Regione Lombardia sono scadute il 31 dicembre 2017. La Fauna autoctona del Lario e dell’Adda sono in difficoltà, ora servono le autorizzazioni regionali per un adeguato contenimento di questo predatore con ogni mezzo”. 

di D.D.S