Omicidio di Olginate: l’assassino resta in fuga

Nessuna traccia di Stefano Valsecchi

I carabinieri sul luogo dell'omicidio

I carabinieri sul luogo dell'omicidio

Olginate (Lecco), 17 settembre 2020 - È svanito nel nulla come uno spettro Stefano “Stefanino“ Valsecchi, il 48enne di Calolziocorte che nel primo pomeriggio di domenica ha freddato a colpi di pistola Salvatore De Fazio, 47enne di Olginate, “colpevole“ di essere il padre dei ragazzi che la notte prima avevano massacrato di botte sue figlio. È in fuga da ormai tre giorni e quattro notti. Qualcuno dice che sia nascosto nei boschi della zona, altri che sia riuscito a raggiungere i parenti della moglie in Calabria, altri ancor che abbia compiuto un gesto estremo. "Non sappiamo dove possa essere – spiega l’avvocato di fiducia Mario Perillo nominato dalla moglie che spera che il marito si consegni presto ai carabinieri -. Francamente non credo si sia tolto la vita, chi lo conosce lo esclude, è troppo legato ai suoi figli. In ogni modo prima si costituisce meglio è per lui".

I carabinieri gli hanno creato terra bruciata tutt’attorno: la sua utenza telefonica è sotto controllo sebbene il suo vecchio cellulare risulti spento, lo stesso vale per i suoi contatti più stretti che potrebbero nasconderlo ed è monitorati anche il suo conto in banca, sebbene non avrebbe prelevato nulla. L’ipotesi è che sia riuscito a organizzare la sua latitanza almeno con qualche provvista e un mezzo di fuga, che potrebbe essere una moto, o appena prima dell’agguato in cui ha ferito anche Alfredo, il fratello 50enne della vittima, o immediatamente dopo.