Olgiate Molgora, c’è una “bomba ecologica” nel parcheggio

I residenti che hanno costituito il gruppo “Gente di Pianezzo” chiedono al Comune interventi di bonifica

Una “bomba ecologica” e sanitaria nel cuore del Parco del Curone trasformata in un parcheggio dove ogni fine settimana centinaia e centinaia di persone si fermano per posteggiare l’auto senza nemmeno sapere il rischio che corrono. È l’ex Fornace di Bagaggera, che si trova in territorio de La Valletta Brianza. I capannoni dell’ex polo produttivo quasi completamente sono lastricati da 18mila metri quadrati di eternit, cioè amianto, che non è mai stato rimosso. A lanciare l’allarme sono i volontari del gruppo “Gente di Pianezzo”, di cui fanno parte i residenti che abitano nella frazione di Olgiate Molgora all’ingresso del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, invasa ogni week end da centinaia di auto diretti nell’area attorno all’ex Fornace per lasciare la macchina in sosta.

Per avvisare gli inconsapevoli automobilisti, oltre a collocare un cartello proprio all’ingresso del parcheggio improvvisato, hanno anche a più riprese distribuito volantini. Ora chiedono l’istituzione di una zona a traffico limitato, sia per scongiurare che qualcuno inali le polveri di amianto, come certamente è già capitato chissà quante volte vista l’alta concentrazione di asbesto, sia per rompere l’assedio degli automobilisti, aumentati tra l’altro a dismisura dopo la pandemia e per la chiusura alle auto di Montevecchia e di altre aree del Parco. "Adesso basta – avverte Guido Torello, presidente di “Gente di Pianezzo” -. Occorre subito l’istituzione di una zona a traffico limitato. Lì ci sono 18mila mq di amianto, è pericoloso". Al momento, tuttavia, né dal Comune, né dal Parco della Valcurone intendono accogliere la richiesta, né i proprietari dell’area hanno al momento dato seguito alle rassicurazioni di chiudere il parcheggio.

Daniele De Salvo