"No alle Olimpiadi del cemento" Pesa una petizione con 1.200 nomi

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No alle Olimpiadi invernali del cemento in Valsassina e alla "autostrada" di Barzio ai Piani di Bobbio. Lo hanno ribadito ieri ai funzionari regionali direttamente al Pirellone sia l’ex storico presidente della Comunità montana Alvaro Ferrari e Cesare Canepari in rappresentanza di chi in Valsassina abita e lavora tutto l’anno, sia Marco Broglia, che è uno degli storici villeggianti: i tre sono i portavoce dei 1.200 firmati di una petizione contro una nuova strada di collegamento tra Barzio e la partenza della funivia per il comprensorio sciistico dei Piani di Bobbio e la costrizione di nuovi parcheggi per agevolare l’arrivo degli sciatori in paese.

"Abbiamo chiarito una serie di aspetti carenti o non definiti nel progetto di fattibilità proposto dal Comune di Barzio, quali la fattibilità tecnica, la sostenibilità ambientale e finanziaria, l’efficienza economica – spiegano i tre portavoce -. Il progetto non contiene inoltre alcuna valutazione trasportistica sulle motivazioni dell’intervento e sui suoi effetti sulla mobilità locale, ma solo generiche affermazioni non supportate da dati". Difficilmente la strada che taglierà in due il paese e il parcheggio che asfalterà altre zone verdi non verranno realizzati, anche perché nel frattempo dal Comune hanno inviato integrazioni progettuali.

I rappresentanti dei 1.200 contrari alle Olimpiadi del cemento tuttavia non si arrendono: "Ci affidiamo ora alla saggezza dei nostri interlocutori, ma continueremo a vigilare, riservandoci di intraprendere ulteriori iniziative qualora venisse nuovamente messa a repentaglio la ricchezza naturale che è vanto delle nostre terre". D.D.S.