"No a nuove fabbriche, si potenzi invece il turismo che è in crisi"

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Turismo al posto di nuove fabbriche. A sostenere che a Ballabio occorre favorire il turismo piuttosto che altre attività produttive sono i quattro "dissidenti" del gruppo di maggioranza che si sono schierati contro la realizzazione di un nuovo capannone ecologico in un pascolo lungo la strada per Morterone. "L’aspetto dell’economia locale più in crisi è il turismo", spiega l’assessore ed ex sindaco Alessandra Consonni, l’ex assessore Caterina Longhi licenziata dal primo cittadino Giovanni Bruno Bussola e i consiglieri Marco Pedrazzini e Luca Pirovano che stanno boicottando il progetto di trasferimento dell’azienda di infissi "Combi Arialdo" nell’area del Barech in un nuovo stabilimento, nonostante il "ricatto occupazionale" e i paventati annunci che altrimenti l’attività verrà trasferita altrove.

"Dei 65 dipendenti attuali circa 20-25 ci risultano essere i ballabiesi – commentano i quattro -. Quanti potrebbero essere i ballabiesi interessati a lavorare lì? Le eventuali assunzioni preferenziali di ballabiesi potrebbero comunque essere messe in discussione in base all’articolo 8 dello Statuto dei lavoratori che proibisce ogni accertamento “su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore“. Inoltre il protocollo previsto non lega in alcun modo nuove assunzioni a un piano aziendale derivante dalla realizzazione della nuova fabbrica, ma lascia all’azienda la libertà sulla base di “fatturato e commesse“, ovvietà per qualsiasi impresa". Chi però lì lavora si schiera con il sindaco: "Crediamo – scrivono in una lettera aperta - che in un momento di grande difficoltà di mercato le aziende che intendono investire per il futuro, dando occupazione e sviluppo al territorio sono una risorsa fondamentale, da preservare". D.D.S.