Tragedia in ultraleggero, si indaga sui resti. Una veglia per ricordare Nicola

Cerimonia nella chiesa parrocchiale. Il paese si stringe ai genitori

Nicola Beretta, 17 anni di Osnago, è il ragazzo morto nell’incidente a Dovera

Nicola Beretta, 17 anni di Osnago, è il ragazzo morto nell’incidente a Dovera

Lecco, 19 aprile 2017 - È precipitato da un’altezza inferiore ai cinquanta metri o poco più il piccolo P92 Tecnam, l’aeroplano ultraleggero biposto monomotore ad elica  (I-7020) su cui venerdì scorso si stava esercitando il 17enne Nicola Beretta di Osnago, assistito dal suo istruttore di volo Roberto Frigerio, 27enne di Milano, considerato un pilota esperto. I due erano appena decollati dalla pista in erba di Dovera, nel Cremasco.

Dopo essersi staccati da terra, mentre stavano ancora cercando di guadagnare quota, qualcosa però è andato subito storto. L’ipotesi più plausibile è che si sia spezzata all’improvviso una delle due eliche, oppure quella di un guasto al propulsore, andato fuori giri. Spetterà al perito incaricato dai vertici nazionali dell’Ansv l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo , stabilire le probabili cause dell’incidente aereo mortale. Diversi testimoni hanno riferito di aver visto una scia di fumo nero fuoriuscire dalla parte anteriore del velivolo, che si è avvitato per un paio di volte prima di piombare al suolo come un sasso nel cortile di una cascina per poi esplodere in una palla di fuoco nel violento impatto con il terreno.

Quando i soccorritori sono intervenuti sul posto l’aereo era ancora avvolto dalle fiamme. Per i due piloti però non c’era ormai nulla da fare. Probabilmente hanno perso la vita sul colpo, sebbene sui motivi del duplice decesso si attenda ancora che venga eseguita l’autopsia sui due corpi carbonizzati e irriconoscibili, tanto che ai familiari delle vittime non è stato nemmeno chiesto di effettuare il riconoscimenti. In attesa che l’anatomo patologo compia l’esame post-mortem e che i feretri vengano poi restituiti ai genitori dei piloti deceduti, ieri sera nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano di Osnago il parroco don Costantino Prina ha presieduto una veglia di preghiera per commemorare il giovani brianzolo e per sostenere sua mamma e suo papà, con i quali il ragazzo abitava in via Antonio Meucci. «Chi ha avuto modo di incontrarli mi ha riferito che sono distrutti», - riferisce il sindaco Paolo Brivio, che ha partecipato anche lui alla celebrazione in rappresentanza dell’intera comunità.

Nicola, nato e cresciuto in paese, dove aveva frequentato le elementari e succesivamente le medie a Moscoro di Cernusco Lombardone, stava affrontando la quarta superiore all’Istituto tecnico aeronautico Alessandro Volta di Lecco. Il suo sogno era quello di arruolarsi nell’Accademia dell’Aeronautica militare italiana di Pozzuoli. Nel frattempo a febbraio era riuscito a conseguire il brevetto di pilota da diporto proprio alla scuola di volo di Dovera.