Nibionno, inseguimento contromano sulla Super 36: un arresto

Scappano in auto e poi a piedi: in manette uno dei due

Intervento notturno dei carabinieri

Intervento notturno dei carabinieri

Nibionno, 25 maggio 2018 - Scene da «Fast and furious» in Superstrada. L’altra sera i carabinieri di Besana Brianza hanno notato due giovani sfrecciare contromano sulla Valassina. Erano a bordo di una vecchia ma potente e veloce Bmw 320 coupè, viaggiavano a tavoletta verso nord in direzione di Lecco, peccato però si trovassero sulla carreggiata sbagliata, quella sud per Milano. I militari li hanno immediatamente inseguiti, ovviamente restando sulla corsia giusta. Il pericoloso “guardia e ladri” è terminato a Nibionno, dove i due hanno lasciato la Milano-Lecco, imboccando lo svincolo sempre in contromano, per poi abbandonare l’auto e proseguire la folle corsa a piedi.

Uno è riuscito a dileguarsi nel nulla, trovando probabilmente riparo nei boschi della zona, mentre l’altro è stato bloccato e arrestato. Si tratta di un cittadino marocchino di 22 anni, incensurato, che ufficialmente risulta residente a Milano. È finito in manette con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Perché abbia imboccato la superstrada contromano e perché sia poi scappato non lo ha rivelato, si presume che possa essere coinvolto in un traffico di droga o in un giro di spaccio. L’inseguimento è scattato in provincia di Monza, dopo lo svincolo per Capriano, all’altezza di Veduggio con Colzano.

Quando i due si sono accorti di essere tallonati, sebbene a distanza, dall’altro lato della 36, il guidatore ha premuto sul pedale dell’acceleratore, zigzagando tra gli altri automobilisti che gli andavano incontro nella giusta direzione, con il rischio di scatenare carambole e incidenti in ogni momento. I due in una manciata di minuti scarsi hanno divorato due chilometri e mezzo di asfalto prima di sterzare bruscamente e uscire dalla super alla prima rampa, quella di Nibionno, nella speranza di far perdere le proprie tracce. Effettivamente uno è sparito, non però l’altro. Dagli accertamenti è emerso che la Bmw 320 risulta intestata a un prestanome, pure lui straniero. A bordo della sportiva non è stato trovato nulla di compromettente, ogni elemento tuttavia, dalla zona dove sono stati intercettati i due alla loro fuga, sembra indicare che potrebbe trattarsi di corrieri della droga o almeno di spacciatori, per questo le indagini continuano.