Nessun centro vaccinale nel territorio di Lecco "Soluzione insostenibile"

Si scatena la polemica sulla scelta della Regione "L’efficacia della campagna dipende dalla logistica"

Niente vaccinazioni anti-Covid di massa a Lecco e provincia. I lecchesi che non rientrano nelle categorie a rischio dovranno migrare in provincia di Como a Lariofiere di Erba per essere vaccinati contro il coronavirus. È l’unico territorio lombardo dove non sono previsti centri vaccinali intensivi, nonostante il numero di contagiati e purtroppo anche i morti della pandemia stia crescendo. "Così non va bene – dice il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -. È una soluzione insostenibile. L’efficacia della campagna vaccinale dipende anche dalla prossimità logistica". Quanti abitano in Valsassina o in Alto Lario tra l’altro sarebbero più vicini al polo di Morbegno. "Semplicemente allucinante, almeno un centro di vaccinazione massivo in provincia di Lecco si poteva trovare", denuncia il consigliere regionale dem Raffaele Straniero. "Ci sono gli ambiti distrettuali e ospedalieri presenti in tutte le aree, dal Bellanese, al Meratese, al Lecchese, molto più vicini ai cittadini – si associano gli operatori sanitari della sanità pubblica della Asst. Le alternative tra l’altro a Lecco non mancano: il palazzetto dello sport Palataurus, la sede Inail, l’ex sede del Cnr, l’es sede Inpdap. Anche in periferia ci sono spazi adeguati. La Technoprobe di Cernusco Lombardone ha messo gratuitamente a disposizione l’azienda. "È davvero ripugnante polemizzare sulla pelle dei cittadini", replicano tuttavia il sottosegretario regionale a Sport e Olimpiadi 2026 Antonio Rossi, il consigliere regionale azzurro Mauro Piazza e il consigliere regionale leghista Antonello Formenti. D.D.S.