Nella villa confiscata all’usuraio prende casa la Forestale

Sessantenne era al soldo di Michele Zagaria, il boss del calasesi che sta scontando quattro ergastoli

I carabinieri della Forestale prendono casa a Osnago. Si trasferiscono in una villetta confiscata ad un faccendiere di 60 anni, condannato per estorsione usura e altro ancora al soldo di Michele Zagaria, il boss del calasesi che sta scontando quattro ergastoli. Per i camorristi si tratta di uno smacco, per investigatori, magistrati antimafia e per tutti i cittadini onesti invece è una bella rivincita. È da qualche mese che gli alti ufficiali della Forestale hanno messo gli occhi sull’immobile, "scippandolo" al sindaco che altrimenti era già pronto a rilevarlo per conto dell’Amministrazione comunale e trasformarlo in sede di iniziative sociali, come un centro per disabili o soggetti fragili. "A inizio settimana hanno confermano il loro interesse", ha spiegato lo stesso primo cittadino Paolo Brivio. La "location" è ritenuta ottimale, anzi strategica, perché a ridosso del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e di Montevecchia, oltre che nel Meratese, dove non ci sono presidi dei militari della Forestale. La villetta dove si erano trasferiti i familiari dell’esponente della mala organizzata campana per diventare una caserma deve essere comunque completamente ristrutturato, sia perché in parte è abusiva, sia perché gli ex inquilini l’hanno devastata in segno di sfregio. In provincia di Lecco ci sono 37 beni confiscati, tra cui 34 immobili e terreni. Molti sono già stati trasformati e restituiti ai lecchesi: ad esempio la pizzeria Fiore, il centro diurno delle Quercie di Mamre. D.D.S.