Nella città manzoniana si cambia marcia

Le operazioni di inoculazione verranno velocizzate. A due mesi e mezzo dal V-Day . iniezioni al 6% della popolazione

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A due mesi e mezzo dal V-Day a Lecco e provincia è stato vaccinato il 6% della popolazione. Da domani però si cambia passo: non sarà una corsa, ma almeno una marcia più veloce. Complessivamente sono state vaccinate circa 20mila persone, la metà durante la prima fase riservata agli operatori sanitari e agli ospiti delle Rsa, l’altra nella fase 1 bis ancora in corso con la campagna per over 80, operatori delle forze dell’ordine e altri operatori dei settori sociosanitari. Vengono utilizzati sia i vaccini targati Astrazeneca sia Pfizer che richiedono entrambi due somministrazioni.

Mediamente tra l’ospedale di Lecco e quello di Merate viene effettuate mezzo migliaio di vaccinazioni al giorno, 350 all’Alessandro Manzoni dove sono attive tre linee e 150 al San Leopoldo Mandic dove le linee sono due, ma lunedì a Lecco si passa a 5 linee. "All’ospedale di Lecco vengono attivate altre due linee vaccinali per un totale di 5 che consentono di somministrazione fino a 468 vaccini – annuncia il direttore generale dell’Asst provinciale Paolo Favini -. Tra gli ospedali di Lecco e di Merate arriviamo a 618 vaccinazioni al giorno, a cui poi si aggiungono altre 80 che verranno effettuate alla Mangioni che diventa punto vaccinale accreditato per i docenti e i lavoratori della scuola". Da domani vengono quindi vaccinate quasi 700 persone al giorno in provincia, in modo da incrementare il ritmo. "Stiamo inoltre verificando alcune strutture dove allestire altri centri vaccinali", prosegue il dg. Il tempo del resto stringe e la terza ondata della pandemia sembra stia montando. Solo ieri sono stati riscontrati altri 264 casi di positività, mentre le vittime di Covid in 24 ore sono state 6: non accadeva dal picco della seconda ondata. Cresce anche il numero dei pazienti affetti da SarCoV2 ricoverati: sono 263 rispetto ai 214 di settimana scorsa: 168 sono ricoverati a Lecco, di cui 11 in terapia intensiva e 23 con la ventilazione assistita con la cpap, gli altri 95 a Merate, di cui 7 in rianimazione e 15 con la cpap. Due pazienti arrivano da Brescia. I letti liberi già approntati si stanno rapidamente esaurendo. Nel 2021 i morti accertati di Covid sono già 84, mentre l’anno scorso sono stati 724 secondo le diagnosi ufficiali eseguite, sebbene si presume siano molti di più perché nel 2020 sono morti 1.254 lecchesi in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Daniele De Salvo