Non è la prima volta
che gli uomini
del Soccorso alpino tolgono dai guai escursionisti “traditi“
da app e dalla Rete.
A inizio aprile, sempre
i volontari della stazione di Lecco, hanno salvato cinque giovani dell’hinterland milanese tra i 19 e 23 anni
che hanno tentato
di raggiungere in mezzo alla tormenta la cima
al Due Mani sopra Ballabio indossando
le Nike e le Evans ai piedi e con gli zaini stracarichi di costine, birra e vino per una grigliata notturna in vetta.
I soccorritori
per recuperarli
e riaccompagnarli a valle incolumi hanno rischiato la vita, piantando in asso a casa di notte i familiari preoccupati. I cinque però non li hanno nemmeno ringraziati,
anzi si sono pure lamentati perché
non è stato offerto
loro caffè macchiato
e perché i soccorritori
si sono rifiutati
di “salvare“ pure
le loro vettovaglie.
I due giovani ungheresi salvati l’altra notte
sul Monte Coltignone almeno erano
ben equipaggiati
e soprattutto
hanno ringraziato
chi ha salvato loro la vita. D.D.S.