My Air Pure per dire addio al Coronavirus

Il sanificatore d’aria è stato inventato da tre giovani startupper

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Può essere poco più grande di un assistente vocale, ma non si si tratta né di Alexa, né di Siri, sebbene assomigli veramente ad uno smart speaker che si può tenere sulla scrivania in ufficio, sul bancone di un negozio o sul tavolo in casa. My Air Pure è infatti un purificatore e sanificatore d’aria, anche dal coronavirus. Lo hanno inventato Marco Stocola, Marco Varisco e Nicoletta Casati, soci dell’omonima startup di Calco: il primo è l’ad, il secondo è il responsabile della ricerca e sviluppo, la terza responsabile finanziaria. L’aria, fino a 270 metri cubi all’ora a seconda del modello, viene aspirata nell’apparecchio e sanificata attraverso una serie di filtri, tra cui uno fotocatalitico che agisce su batteri, pollini, muffe e allergeni e un altro a led UV-C in grado di agire anche sui virus. Il risultato è appunto la costante purificazione e sanificazione dell’aria in ambienti anche di 90 metri quadrati con un unico dispositivo che è in grado di abbattere pure il fumo e i cattivi odori. "Il progetto è stato partorito durante il primo lockdown, su richiesta di alcuni clienti che ci hanno chiesto una soluzione per garantire sicurezza nelle loro attività", hanno spiegato i tre startupper. Dopo un primo prototipo l’invenzione è stata brevettata, certificata a prodotta. L’idea è piaciuta tra gli altri anche ai patron della Technoprobe di Cernusco Lombardone, colosso della microeletrronica, che tra l’altro hanno messo a disposizione una parte dell’azienda per allestire un centro vaccinale di massa. D.D.S.