Multisala a Valmadrera? "Niente campanilismi, è un’occasione"

Zanini di "Appello per Lecco" plaude all’accordo per trasformare l’ex area Fomp e parla comunque di occasione persa per Lecco

L’unico cinema in città è il Palladium

L’unico cinema in città è il Palladium

Lecco, 7 novembre 2017 - Non ci sarà alcuna guerra dei cinema tra Lecco e Valmadrera. Anzi, i principali promotori del multisala in città plaudono all’accordo per trasformare l’ex area Fomp in un centro polifunzionale comprensivo di sale cinematografiche. «Finalmente una buona notizia», afferma Rinaldo Zanini, presidente di Appello per Lecco, associazione e lista civica che da tempo si batte per far tornare i cinema nel capoluogo e propone eventi sul tema. «Soltanto un territorio che supera i modesti confini territoriali di un singolo Comune possono fornire servizi migliori ai cittadini, non per caso Appello per Lecco ha fatto sua la battaglia sulla Grande Lecco, come quella della necessità di riavere spazi deputati alla proiezione di film. I cittadini quando utilizzano e hanno a disposizione servizi validi ed appropriati superano senza nessun problema l’idea del campanile. Per esempio il Manzoni è l’ospedale di un intero territorio, non solo del comune di Lecco. Allo stesso modo le sale cinematografiche multisala offrono spettacoli per i residenti di moltissimi Comuni. Lo stesso Palladium, con i suoi volontari, è stata punto di riferimento per una platea più vasta dei lecchesi».

Il pensiero di Zanini va quindi a una programmazione su tutto il territorio, non basata su piccole aree comunali e fa altre proposte. «Bisogna essere capaci di avere una visione territoriale al servizio dei cittadini. E poi migliori possibilità di integrazione con altre aree e servizi destinati allo svago ed al turismo per la superficie, destinata alla caserma, nel Comune di Lecco». Ciò che è davvero da migliorare sono quindi i servizi, indipendentemente dai confini.

«Un'occasione persona, forse, ma non il cinema qui o lì, bensì la possibilità di migliore qualità di vita per i cittadini. Il miglior impiego del suolo è un bene di tutti che non deve essere penalizzato da ombre troppo ingombranti di modesti campanili. Bisogna dotarsi di una visione comune capace di produrre il meglio sulla pianificazione territoriale evitando dispersioni e alimentando vocazioni alla competizione laddove non ci sono. Per il resto basta che il multisala si faccia, non importa dove».