Esce per fare trekking e muore: vacanza si trasforma in tragedia

Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche in Calabria di Gianni Brambilla, 52 anni

Gianni Brambilla è morto mentre era in vacanza con la famiglia in provincia di Cosenza

Gianni Brambilla è morto mentre era in vacanza con la famiglia in provincia di Cosenza

Valgreghentino (Lecco) - Il suo corpo senza vita è stato ritrovato ai piedi di una parete rocciosa sul massiccio del Pollino. Si sono concluse nel peggiore dei modi nel primo pomeriggio di ieri le ricerche di Gianni Brambilla, 52 anni di Valgreghentino, morto mentre era in vacanza con la famiglia in provincia di Cosenza.La moglie e i tre figli lo avevano visto per l’ultima volta martedì mattina quando era uscito di buon ora per affrontare il sentiero impervio che da Acquappesa Terme porta a fino all’abitato di Guadia Piemontese. Un cammino stretto tra alte pareti di roccia con diversi tratti che procedono a strapiombo, niente di straordinario però per Gianni Brambilla che da anni si dedicava con passione e costanza al trekking sui sentieri della Brianza lecchese e anche sulle montagne attorno alla città. Qualcosa però l’altro giorno deve essere andato storto, perché l’uomo non ha mandato foto o chiamato con il telefonino, come era solito fare durante le sue uscite, e neppure ha risposto quando moglie e figli preoccupati hanno iniziato a tempestarlo di telefonate fin dal pomeriggio.

Ci hanno messo quasi 24 ore i soccorritori a individuarlo, nonostante a metterli fin da subito nella giusta direzione ci avessero pensato i cani dell’unità cinofila molecolare del Soccorso Alpino del Pollino che, dopo i prelievi in albergo, erano giunti sul posto individuando il giusto percorso. Le ricerche sono proseguite per tutta la serata di martedì e anche nel corso della notte con l’aiuto degli uomini della Sagf della Guardia di Finanza, ma a individuarlo è stato nel primo pomeriggio di ieri un drone dei vigili del fuoco. Solo sorvolando la zona impervia gli operatori di fronte al monitor sono riusciti a scorgere quella che dall’alto appariva come una macchia colorata alla base di uno strapiombo. È bastato avvicinarsi un po’ per avere la certezza che si trattava di Brambilla. Il corpo dell’uomo è stato recuperato nelle ore successive grazie all’utilizzo di un elicottero e riportato ad Acquappesa dove si familiari hanno potuto identificarlo.