E' morto Nando Caldirola, re dei vini e del ciclismo: ha aperto la Russia agli italiani

Addio all'ex patron della Vinicola Caldirola, aveva 80 anni. Fu amico di Michail Gorbaciov e compagno di Bettino Craxi

Nando Caldirola

Nando Caldirola

Missaglia (Lecco), 28 marzo 2021 – E' morto il re dei vini della Brianza e del ciclismo Nando Caldirola, ex patron della Vinicola Caldirola di Missaglia. Si è spento domenica mattina all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. Aveva compiuto 80 anni ad agosto. Era amico di Michail Gorbaciov e ha spalancato le porte della Russia agli imprenditori italiani. La prima uscita dell'ex presidente russo nel 1993 dai confini di quella che era l'Urss dopo il tentativo di golpe nel 1991 l'ha organizzata proprio lui con un viaggio in Italia. Da ragazzino in collegio a Cantù era compagno di Bettino Craxi.

Aveva ereditato l'impresa di famiglia fondata nel 1897 come semplice mescita di vita in un'osteria di Contra, frazione di Missaglia, che poi ha trasformato in una delle più importanti imprese del settore, cominciandone a prendere la guida nel 1973 e diventandone definitivamente il presidente nel 1981 alla morte del padre. Nei periodi di massimo sviluppo alla vinicola hanno lavorato più di 120 dipendenti e dallo stabilimento di Missaglia venivano confezionate fino a 360mila bottiglie al giorno destinate, oltre che agli scaffali della grande distribuzione italiana con l'invenzione del 3X2, ai mercati di Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo e russi, “conquistati” grazie anche alla fondazione nel 1990 dell'associazione “Vera Brianza” attraverso cui molti industriali italiani si sono affacciati sull'ex Unione sovietica.

Tra gli ospiti invitati al centenario dell'azienda c'era anche Silvio Berlusconi, che lo ha convocato per la prima riunione per fondare Forza Italia, sebbene della politica non si è mai interessato molto. Nel 1995 ha rilevato e sponsorizzato una squadra ciclistica, esordendo subito con 39 vittorie, seguite nel 1996 dal titolo di campione del mondo under 23 con il ciclista Gianluca Sironi. Con la maglia della Caldirola hanno corso l'iridato in linea su strada del 2000 Romans Vainsteins e Francesco Casagrande. E poi ci sono state le sponsorizzazioni del Milan, nonostante fosse juventino, della nazionale di cacio russa e la bottiglia dei mondiali di Italia ’90. Nel 2001 infine, a sorpresa, la cessione dell'azienda: “Mi sono subito pentito, ma non potevo più tornare indietro”, ha confidato in seguito.

Nando Caldirola era ricoverato da alcuni giorni in seguito ad un peggioramento delle sue condizioni di salute dovute a un brutto male. Il funerale si svolgerà in forma strettamente privata, anche per rispettare le prescrizioni anti Covid