Lecco, trovato morto in Brasile: sulla morte di Marco Bonanomi restano i dubbi

Non è ancora stato fatto il test del Dna a quasi 2 mesi dal ritrovamento del corpo

Bonanomi

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Montevecchia (Lecco) - A quasi un mese e mezzo dal ritrovamento del suo cadavere e a più di un mese dalla prima identificazione sommaria, non è ancora nemmeno certo che il corpo senza vita rinvenuto a inizio febbraio su una spiaggia del Sud del Brasile sia proprio quello del 34enne di Montevecchia, Marco Bonanomi. I dubbi che si tratti di lui sono pressoché nulli, ma ufficialmente per l’identificazione formale si attende ancora l’esito del test del dna, che non risulta sia stato nemmeno ancora compiuto. Nessuna ulteriore indicazione è giunta in Italia dagli investigatori sul fronte delle cause del decesso e sulle indagini. Anche dalla Farnesina confermano di non aver ricevuto aggiornamenti di rilievo dai funzionari del Consolato italiano a Curitiba, capoluogo della regione dello Stato del Paranà, sulle cui coste, a Pontal do Sul, il brianzolo si era trasferito dalla sua compagna, un trans carioca, sebbene lei lo avesse anche denunciato per maltrattamenti domestici e molestie. Pure i genitori continuano a rimanere in silenzio nel loro dolore.

«Non sappiamo nulla, proprio come prima", la risposta del padre alla domanda su eventuali sviluppi del caso. Dal Brasile avevano del resto avvisato da subito che le tempistiche sarebbero state lunghe, anche per il rimpatrio del feretro. Gli inquirenti del posto sembra propendano per la tesi di un malore, sebbene ci siano molti dubbi da chiarire, almeno per chi è in Italia.