Montevecchia, "Ti ammazzo": arrestato per le violenze alla compagna

L'uomo si è scagliato anche contro i carabinieri accorsi

Carcere (Foto di repertorio)

Carcere (Foto di repertorio)

Montevecchia (Lecco), 25 aprile 2019 - Violento e aggressivo, prima con la compagna e poi anche con i carabinieri accorsi per difendere la donna. Per questo un 61enne italiano di Montevecchia è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e insieme pure di violenza e resistenza contro pubblici ufficiali. Adesso si trova in carcere a Lecco in una cella di Pescarenico. Il brianzolo l’altra sera ha litigato con la propria compagna con cui convive. Dalle male parole e dagli insulti i due sono passati alle mani e lui l’ha spintonata varie volte, minacciandola ripetutamente di morte. «Stai attenta, perché io ti ammazzo – le ha urlato più volte in faccia –. Hai capito, io ti ammazzo».Lei, temendo che la situazione trascendesse ulteriormente e che lui potesse veramente ucciderla o quanto meno ferirla gravemente, ha chiesto aiuto agli operatori del Nue, il numero unico di emergenza 112, che hanno immediatamente allertato i militari della compagnia di Merate, i quali si sono precipitati sul posto in pochi minuti.

Quando i carabinieri sono intervenuti i due stavano ancora litigando malamente e a fatica sono riusciti a placare gli animi. Alla vista degli uomini in divisa, il 61enne inoltre ha riservato il medesimo trattamento pure a loro, «invitandoli» ad andarsene, rifiutando di spiegare quello che stava succedendo e sommergendoli con parolacce e minacce, senza che nessuno riuscisse a calmarlo. Per questo ai carabinieri alla fine non è rimasto altro che ammanettare a forza il montevecchino, caricarlo di peso sulla gazzella e trasferirlo il caserma, dove è stato dichiarato in arresto. Le accuse per lui sono sia per maltrattamenti in famiglia sia per l’aggressione nei confronti dei pubblici ufficiali. Dopo una notte in camera di sicurezza e dopo che finalmente si è tranquillizzato, il brianzolo violento è stato infine trasferito in carcere in attesa di essere processato.