Le montagne lecchesi bruciano ancora: in azione gli elicotteri antincendio

Il Monte Croce sopra Esino Lario è ancora in fiamme

L'elicottero dei pompieri

L'elicottero dei pompieri

Esino Lario (Lecco), 8 aprile 2021 – Le montagne lecchesi bruciano ancora. I vigili del fuoco e gli operatori del servizio di antincendio regionale sono al lavoro per spegnere l'incendio che ieri mattina è divampato sul Monte Croce sopra l'abitato di Esino Lario. Al lavoro ci sono anche i piloti di un Canadair, di un elicottero Erikson S64 dei vigili del fuoco e di altri tre elicotteri antincendio degli operatori della Comunità montana che stanno effettuando la spola per “bombardare” con continui sganci d'acqua le fiamme. Sul campo a terra sono invece impegnati i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco e dei distaccamenti volontari di Valmadrera e Bellano con tre autobotti da 7mila litri ciascuna che stanno garantendo anche il rifornimento aereo degli elicotteri antincendio e 15 operatori delle squadre di antincendio boschivo della Comunità montana. A causa del vento e della siccità il rogo che sembrava essere stato domato ha ripreso vigore e il fronte delle fiamme si è esteso ulteriormente. Sulle cause del rogo indagano i carabinieri della Forestale che avrebbero individuato i punti di innesco. Dai primi accertamenti sarebbe emerso che l'incendio, come altri divampati ieri, sia stato appiccato di proposito da un piromane: non sono stati riscontrati infatti segni che possano lasciar presupporre ad esempio un falò sfuggito di controllo per ripulire un campo o altre cause accidentali. Chi ha innescato l'incendio lo ha quindi fatto consapevole del disastro che avrebbe provocato per il solo gusto di farlo e di vedere le fiamme.