Missaglia: picchia moglie e figlio, denunciato marito violento

La donna con il ragazzino è stata allontanata da casa Sull’episodio indagano i carabinieri

Sulla violenza indagano i carabinieri

Sulla violenza indagano i carabinieri

Missaglia (Lecco), 30 novembre 2021 -  Botte alla moglie e al figlio 11enne. E’ successo a Missaglia, due giorni dopo la celebrazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A muovere le mani sarebbe stato un italiano di 41 anni, padre di famiglia e marito. Al momento è stato denunciato, sebbene le indagini siano in corso, mentre la moglie sua coetanea e il ragazzino sono scappati di casa. Attualmente sono ospiti insieme in un rifugio gestito dalle volontarie di una associazione che si occupano di fornire protezione e assistenza alle vittime di violenza. A denunciare il marito e padre manesco è stata sabato sera proprio la moglie che ha chiesto aiuto ai carabinieri: ha raccontato che lui l’avrebbe nuovamente pestata a sangue nonostante il figlio lo supplicasse di smetterla, finendoci poi di mezzo anch’egli.

Mamma e figlio sono stati entrambi accompagnati in ospedale al Pronto soccorso di Merate per essere sottoposti ad accertamenti medici. E’ subito scattata la procedura d’urgenza da Codice rosso. Il 41enne è stato denunciato d’ufficio, nonostante abbia negato e continui a negare di aver mai alzato le mani sia verso la moglie sia soprattutto verso il loro figlio. Mamma e ragazzino sono stati invece trasferiti lontano da lui in un luogo sicuro. Solo tra Meratese e Casatese quest’anno le volontarie dell’Altra metà del cielo-Telefono donna di Merate hanno assistito 130 donne e il 2021 non è ancora terminato. "Si viaggia purtroppo su grandi numeri", commenta la presidente dell’associazione Amalia Bonfanti, che con 25 volontarie è sempre pronta a spalancare le porte alle vittime di maltrattamenti, fornendo pure supporto legale e psicologico. Nella stragrande maggioranza dei casi chi picchia e violenta è un italiano ed è o il marito o il compagno, quasi mai un estraneo.