Michele Buga, oggi funerali a Sondrio in forma privata. Il suo rapporto con Ballabio

L'addio al professore tornato in quota a salvare i due husky: una valanga lo ha travolto in Valle Spluga.

Michele Buga

Michele Buga

Ballabio - Una cerimonia strettamente privata per salutare Mihail Murguel Buga, per tutti semplicemente Michele, l’escursionista romeno di 60 anni travolto da una valanga in alta Valle Spluga, dopo aver sfidato per la seconda volta la morte per cercare e salvare i suoi due cani husky Timun e Garry. Verrà celebrata nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 13 gennaio, in una sala del commiato di Sondrio, dove da questa mattina fino in serata quanti lo hanno conosciuto possono rendergli l’ultimo saluto. Il feretro poi sarà cremato e successivamente le sue ceneri saranno traslate a Ballabio, che lui aveva scelto come il suo paese.

"Mihail riposa a Sondrio – annunciano i familiari –. Lo saluteremo con una celebrazione funebre in forma privata". Michele aveva un carattere diverso dagli altri. Le sue peculiarità, a volte le sue spigolosità e le sue idee non allineate gli avevano causato molte difficoltà, in famiglia, sul lavoro, con alcuni vicini, a scuola, che era il suo grande sogno. Dopo essere stato allenatore dei giovani ciclisti della nazionale romena, era riuscito a realizzarlo, diventando professore di matematica, nonostante le difficoltà di far valere la laurea conseguita all’estero e sebbene solo per un anno e come supplente, all’istituto superiore Giovanni Battista Bertacchi di Lecco.

Pure i suoi Timun e Garry, che gli sono costati la vita, gli avevano provocato alcuni problemi, sopratutto Timun, così bello eppure così irrequieto, come il proprietario: spesso scappava e nel suo girovagare spesso assaliva le pecore al pascolo. Michele a Ballabio ci era arrivato da straniero, prima ospite di un sacerdote, poi in una comunità, quindi finalmente a casa sua, in affitto, ma ormai era diventato ballabiese. Era uno dei volontari della Lagofest, partecipava alle manifestazioni e agli incontri pubblici, conosceva le strade, i sentieri, le montagne della zona come le sue tasche. Per questo ha scelto Ballabio anche come sua dimora estrema.

Intanto ieri altri tre escursionisti hanno rischiato la vita in montagna: sono rimasti bloccati nel canale Sem dello Zucco Campelli, a Barzio, a causa della neve e del ghiaccio. Li hanno recuperati i vigili del fuco con l’elicottero Drago. Nello stesso punto settimana scorsa tre giovani milanesi di 19, 20 e 21 anni, mal equipaggiati e traditi dalle indicazioni cercate sul web, erano stati salvati dai volontari del Soccorso alpino della stazione della Valsassina.