Rotte aeree, i sindaci del Meratese danno l'ultimatum a Orio al Serio

"Si chiede ogni intervento di competenza affinché si ponga fine immediatamente alle sperimentazioni di nuove rotte ancora in atto", scrivono ad Anac, Enav, Arpa

Il sindaco di Lomagna Stefano Fumagalli al centro, fra i sindaci Berocco e Rotta

Il sindaco di Lomagna Stefano Fumagalli al centro, fra i sindaci Berocco e Rotta

Merate (Lecco), 15 novembre 2018 - Una brusca inversione di rotta. A dettare l’ultimatum è il sindaco di Lomagna Stefano Fumagalli a nome dei 15 colleghi del Meratese tra Airuno, Brivio, Cernusco Lombardone, Calco, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna appunto, Merate, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè e Verderio, dove abitano quasi 80mila persone.

«Si chiede perentoriamente ogni intervento di competenza affinché si ponga fine immediatamente alle sperimentazioni di nuove rotte ancora in atto, ripristinando in toto la situazione esistente prima del 22 giugno 2017, evitando in ogni modo i sorvoli a bassa quota sul territorio meratese, visto oltretutto che si tratta di un’area molto decentrata rispetto all’aeroporto di Orio al Serio», si legge in una lettera che ha inviato ieri pomeriggio ai vertici di Arpa, Enav - Ente nazionale per l’assistenza al volo, Enac – Ente nazionale per l’aviazione civile e a tutti i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio. La questione riguarda appunto il «dirottamento» su cieli e sulle teste dei brianzoli di molti voli in atterraggio allo scalo bergamasco Caravaggio.

«Tale scelta, avvenuta a suo tempo senza alcun nostro coinvolgimento, ha generato forti disagi sotto il profilo acustico, dovuti a un forte e crescente impatto dei sorvoli a bassa quota che nel 2018 hanno subito un preoccupante aumento- spiega il rappresentate dei primi cittadini -. Tutto ciò con un irragionevole allungamento del percorso di tutti gli aeromobili e con conseguenti preoccupazioni circa la qualità dell’aria, visto il maggior consumo di carburante e le relative immissioni in atmosfera, sorvolando aree urbane e naturalistiche in buona parte tutelate dal Parco Adda Nord, dal Parco di Montevecchia e del Curone e dalla riserva naturalistica del Lago di Sartirana». I risultato della sperimentazione si sono rivelati fallimentari, la situazione è peggiorata sia per coloro che abitano vicino all’aeroporto bergamasco sia nel Meratese. «Vista la totale mancanza di benefici in termini di rumore per le aree più prossime all’aeroporto e il conseguente grave disagio arrecato all’area meratese, si chiede che i componenti della Commissione aeroportuale di Orio al Serio nella prossima seduta si esprimano con chiarezza sull’argomento e pongano fine immediatamente alle sperimentazioni di nuove rotte ancora in atto», ribadisce Stefano Fumagalli.