Merate, un nuovo parco inclusivo a misura di tutti i disabili

La palestra a cielo aperto sorgerà a due passi dal centro cittadino

Il progetto del nuovo parco di Merate

Il progetto del nuovo parco di Merate

Merate (Lecco) - Una palestra a cielo aperto a misura di diversamente abili nel parco pubblico di fronte alle ville del Cavaliere. La realizza il Comune di Merate, guidato dal sindaco Massimo Panzeri. In via Salvador Alliende a Merate, a due passi dal centro storico cittadino, dove Silvio Berlusconi ha rilevato alcune ville d’autore di pregio firmate dall’archistar Mario Botta, verrà realizzato un parco diffuso inclusivo con percorsi fitness outdoor e attrezzature specifiche per disabili. 

Ci sarà anche un campetto da basket per disabili e per calcetto a 5. Completeranno l’opera panchine smart: non saranno semplici sedute, ma vere e proprie stazioni tecnologiche dotate di prese Usb per la ricarica degli smartphone, illuminazione temporizzata, servizi di sos per chiamate di emergenza, illuminazione ad accensione crepuscolare e possibilità di hotspot per connessione Wifi. Verranno inoltre installate telecamere di videosorveglianza e l’illuminazione pubblica e naturalmente verranno piantati alberi e arbusti, tra agrifogli, biancospini, ciliegi, ginepri, ginestre, ligustri, rose, peri, pini mugo e altre specie accuratamente selezionate perché si tratta, appunto, di un parco pubblico. Il nuovo parco verrà collegato a un altro parco, quello delle Piramidi, a ridosso della ex Statale 36. "Il parco diffuso in futuro sarà collegato da un percorso ciclo-pedonale al parci Le Piramidi – spiega la progettista Ramona Lazzaroni, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale -. Il percorso sarà implementato con ulteriori attrezzi ludico sportivi. Le due aree fanno parte di un progetto di più ampio respiro denominato “Merate Città Parco diffuso“".

Dalla Regione è stato stanziato un contributo di quasi 150mila euro, la metà del costo complessivo dell’intervento, tramite un bando pubblico. Il progetto ha incassato pure il beneplacet dei vertici lombardi del Coni. L’area di via Salvador Allende si estende tra un nuovo quartiere residenziale extralusso che l’ex premier ha rilevato e ultimato salvandolo dall’abbandono, l’ottocentesca Villa Cornaggia in cui svettano una sequoia da record e altre piante monumentali, la storica Cascina Vedù che risale all’800 completamente rimessa a nuovo e il capolavoro di Villa Subaglio che è una dimora nobiliare del XVII secolo.