Merate, gioielliere muore di Covid mentre è in vacanza in Sardegna

Luigino Ravasi, 71 anni, è morto in ospedale a Olbia dove era ricoverato dopo essersi contagiato

Luigino Ravasi, a destra, con il sindaco Massimo Panzeri e l'assessore Andrea Robbiani

Luigino Ravasi, a destra, con il sindaco Massimo Panzeri e l'assessore Andrea Robbiani

 

Merate (Lecco) – Il coronavirus ha ucciso ancora. L'ultima vittima di Covid è Luigino Ravasi, storico gioielliere del centro di Merate. Aveva 71 anni. E' morto in un letto dell'ospedale di Olbia dove era ricoverato dopo essersi contagiato durante un periodo di vacanza in Sardegna. Era molto conosciuto, sia perché proprietario della storica oreficeria della centralissima piazza Giulio Prinetti, sia perché militante della Lega.

L'orefice è la 49esima vittima di Covid a Merate dall'inizio dell'emergenza sanitaria, dove complessivamente sono risultate positive 1.055 persone durante tutta la pandemia, pari al 7,15% degli abitanti.

“La situazione generale presenta un leggero peggioramento – commenta la situazione il sindaco Massimo Panzeri, amico del 71enne - Aumentano, anche se in maniera contenuta, sia i soggetti positivi, sia quelli sottoposti a sorveglianza attiva. In particolare, evidenzio il dato relativo ai più giovani che peggiora, probabilmente legato alla ripresa delle attività scolastiche. Dopo molti mesi un nuovo decesso causato dal Covid, seppur avvenuto fuori Merate, colpisce la nostra comunità. Esprimo ai suoi cari profondo cordoglio e la mia vicinanza personale, unitamente a quella di tutta l’Amministrazione”.

In tutta la provincia di Lecco sono 958 i morti per Covid, 25.737 i risultati positivi, pari a oltre il 7% dei lecchesi: significa che i contagiato su 26 è morto. Nonostante l'indice di mortalità elevato, la provincia di Lecco resta la più vaccinata con la somministrazione dio prime dosi a quasi il 92% degli under 12. Più dell'80% dei lecchesi ha inoltre ricevuto anche la seconda dose, completando per ora la prima fase del ciclo vaccinale.