Merate, l’ex Statale 36 non regge il traffico: serve l’alternativa

Un progetto di massima c’è già, come una stima dei costi, che si aggirano sul miliardo e mezzo

Traffico

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Lecco, 10 giugno 2019 - Al mattino, durante le ore di punta, per attraversare i paesi del Meratese e raggiungere la tangenziale Est, possono volerci fino a tre quarti d’ora per appena una quindicina di chilometri che separano Olginate, alle porte di Lecco, e Lomagna, l’ultimo paese della provincia verso sud da cui poi si può imboccare l’A51. Se per quanti abitano e lavorano in Alto Lario il punto critico sono la Sp 72 e la Super in caso di emergenze, per gli automobilisti e camionisti brianzoli l’anello debole del sistema viabilistico è infatti la ex Statale 36, diventata una sorta di strada urbana, circondata da complessi residenziali, centri commerciali, aree industriali, con continui innesti, incroci, rotatorie.

Per questo i sindaci e i cittadini del territorio chiedono un’alternativa all’ormai impraticabile Sp 342 dir, con il prolungamento della Est fino a Brivio. Un progetto di massima c’è già, come una stima dei costi, che si aggirano sul miliardo e mezzo perché il nuovo tratto di tangenziale dovrà necessariamente correre in galleria.

«Lo sviluppo della nuova arteria è previsto soprattutto in galleria, con la predisposizione di svincoli – spiegano i tecnici -. Tra i lotti prioritari si segnala la necessità di riqualificare l’imbocco sud, quello da Usmate, perché l’attuale assetto determinata grossi incolonnamenti durante l’orario di punta mattutino. Il nuovo tracciato consentirebbe di liberare la Sp 342 dir dell’ingente traffico leggere e pesante che attraversa Lomagna, Osnago, Cernusco, Merate, Calco, Brivio e Olginate». Ci vogliono però appunto tanti soldi, forse troppi. Della cifra necessaria al momento non è stato stanziato neppure un centesimo.