Merate, conti in ordine ma “Retesalute” ha deciso di chiudere

Molti sindaci e consiglieri del territorio hanno approvato la delibera per la liquidazione

I conti ora sono in regola, il 2020 si è chiuso in attivo e il budget per il 2021 è al rialzo, ma “Retesalute” chiude. Molti sindaci e consiglieri comunali di Meratese, Casatese e Oggionese hanno approvato la delibera per la liquidazione volontaria dell’azienda speciale consortile per la gestione e l’erogazione dei servizi sociali in 27 paesi della Brianza. Era già stata fissata anche la data del “funerale”, in programma per domani sera, in occasione dell’assemblea dei soci, cioè dei primi cittadini dei Comuni soci di Retesalute, nonostante l’attesa di un parere dai notabili della Corte dei conti sulla legittimità o meno della liquidazione della società, i cui bilanci in passato hanno presentato cifre da profondo rosso ma solo perché le Amministrazioni hanno pagato sottocosto i servizi erogati, senza adeguare le tariffe. Un contrattempo del notaio di fiducia ha costretto il presidente dell’assemblea, il sindaco di Merate, a rimandare l’incontro. La preoccupazione è per gli utenti dei servizi sociali, di persone già fragili: minori in difficoltà, disabili, anziani soli, genitori e persone in crisi economica. Ma è anche per i lavoratori. "Qualunque strada si intenda perseguire nell’intraprendere il percorso conseguente allo scioglimento, dovrà garantire la continuità dei servizi erogati da Retesalute, mantenendo gli attuali livelli qualitativi e quantitativi, in termini di risorse umane", avvertono i sindacati. D.D.S.