Lecco, il rombo degli aerei fa litigare i sindaci

Il primo cittadino di Imbersago Ghislandi: "Da Bergamo non ci vogliono alle riunioni"

Nel mirino l'aeroporto di Orio al Serio

Nel mirino l'aeroporto di Orio al Serio

Merate, 11 novembre - Tanto rumore per nulla. Secondo i dati diffusi dai tecnici di Arpa, Agenzia regionale per l’ambiente, il dirottamento sul Meratese degli aerei in atterraggio a Orio al Serio a partire dall’estate del 2017 non solo non ha sortito gli effetti sperati, ma ha unicamente peggiorato la situazione dell’inquinamento acustico, sia per quanti abitano nella zona dello scalo bergamasco, sia e soprattutto per quanti vivono in Brianza, che improvvisamente, senza essere stati interpellati e nemmeno preventivamente informati, si sono trovati un centinaio di jet al giorno a sfrecciare a bassa quota sulle loro teste. Nonostante il flop tuttavia almeno per ora non è previsto alcun cambio di rotta. Peggio: i sindaci d’oltradda l’altro pomeriggio hanno espressamente dichiarato al primo cittadino di Imbersago Giovanni Ghislandi di non gradire la sua presenza in rappresentanza dei colleghi del territorio al tavolo della Commissione aeroportuale a cui è stato invitato proprio per discutere dell’aumento del traffico aereo nei cieli sopra il Meratese.

«Ci hanno buttato i loro problemi addosso e hanno deciso letteralmente sulle nostre teste, eppure non vogliono neppure che partecipiamo agli incontri per affrontare una situazione che ha determinato un peggioramento della qualità della vita di migliaia di brianzoli», si sfoga il solitamente pacato Giovanni Ghislandi. «Loro hanno permesso l’aumento dei collegamenti aerei, la costruzione di centri commerciali grandi come paesi, la realizzazione di parcheggi a dismisura, però le conseguenze senza ottenere alcun beneficio in cambio le stiamo pagando noi in termini di traffico, inquinamento e rumore – prosegue il sindaco imbersaghese -. E adesso pretendono pure che restiamo zitti e che continuiamo a subire le loro scellerate decisioni senza obiettare». Di rimanere in silenzio tuttavia non ne ha alcuna intenzione, né lui né gli altri colleghi meratesi, che hanno già annunciato che alla prossima riunione, convocata il 19 novembre, torneranno a chiedere che la sperimentazione sulle nuove rotte venga sospesa e che gli aerei affollino solo i cieli della Bergamasca.