Medicina Riabilitativa. Via al trasloco del reparto da Bellano a Merate

I 14 posti verranno spostati in blocco al San Leopoldo Mandic di Merate per liberare il terzo piano in blocco del presidio sanitario lecchese dell’Alto Lario

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Merate (Lecco) - ​L’ospedale di Bellano si trasferisce a Merate. I 14 posti letto di Medicina riabilitativa dell’Umberto I di Bellano – di fatto l’unico reparto del nosocomio bellunese - verranno spostati in blocco al San Leopoldo Mandic di Merate per liberare il terzo piano in blocco del presidio sanitario lecchese dell’Alto Lario, dove potrà così essere allestito il nuovo e primo ospedale di comunità della provincia. Gli infermieri e gli oss attualmente in servizio a Bellano passeranno in forze all’ospedale di comunità, mentre i fisioterapisti verranno spostati d’ufficio e d’imperio a Merate, a 45 chilometri e a un’ora di macchina e all’andata e altrettanti al ritorno di distanza non nelle ore di punta.

Infermieri e oss per la Medicina riabilitativa "traslocata" a Merate verranno invece reclutati da una coop o una società esterna, come già avviene ad esempio nei reparti di Ortopedia o in Pronto soccorso per i medici. Ad annunciare l’operazione sono stati i vertici dell’Asst ai rappresentanti sindacali dei dipendenti della sanità pubblica locale. "Ennesima, preoccupante esternalizzazione maturata nella gestione dei servizi pubblici sanitari – denunciano dalla Funzione pubblica della Cgil lecchese dopo le ultime decisioni -. L’organizzazione predisposta per l’imminente apertura dell’ospedale di comunità al presidio di Bellano causerà, in ultima analisi, l’affidamento a un soggetto privato di posti letto gestiti sino ad oggi da operatori pubblici.

A quanto ci è stato riferito, i 14 posti letto riabilitativi, attualmente collocati al terzo piano del nosocomio bellanese, saranno trasferiti al San Leopoldo Mandic di Merate, per "fare spazio" al nuovo ospedale di comunità. Ed ecco l’esternalizzazione che prende forma: a Merate, non disponendo di personale aggiuntivo e mancando già personale per gestire l’ordinario, i posti letto provenienti da Bellano saranno affidati in gestione ad operatori sanitari di una cooperativa".

Tra l’altro la palestra di fisioterapia del San Leopoldo Mandic non sembra nemmeno adeguata per le esigenze di un reparto di Riabilitazione vero e proprio. "Solo attraverso un piano straordinario di assunzioni si potrà realizzare un sistema sanitario pubblico e universale, che garantisca al cittadino il diritto alla tutela della propria salute, preservando, al contempo, i diritti dei lavoratori impiegati nell’erogazione dei medesimi servizi", chiedono sempre da Fp Cgil.