Mamma Tania prega per Dimitry di fronte alla tv

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Ha cercato in ogni modo di convincere il figlio a raggiungerla in Italia, ma lui non ha voluto lasciare la sua terra ed è rimasto in Ucraina, insieme alla moglie incinta al quarto mese della loro bimba. "È un dolore inimmaginabile – confida Tetiana Kybalchuk (in foto con il figlio), ucraina di 47 anni, in Italia da 17, che abita a Merate, mamma di Dimitry che di anni ne ha 31 -. Io sono qui, ma il mio cuore e il mio pensiero sono lì con lui. Non dormo più, alle 4.30 di notte accendo la tv per sapere cosa sta succedendo nel mio Paese". Tania, come la chiamano tutti in Italia, ha lasciato l’Ucraina e Dimitry per lavorare e permettergli di studiare. "Gli ho chiesto tante volte di raggiungermi ma lui non ha mai voluto – racconta Tania -. Ora vico con il rimostro di averlo lasciato libero di scegliere". Dimitry avrebbe voluto frequentare l’accademia militare per diventare doganiere, ma per qualche punto non è stato ammesso: grazie ai sacrifici della mamma, si è però iscritto all’università e si è laureato. La laurea gli ha probabilmente risparmiato al sorte dei doganieri bombardati dai russi sull’Isola dei serpenti e per questo non è stato nemmeno arruolato sebbene si sia offerto volontario. "Poiché non ha svolto il servizio militare quando si è presentato alle armi gli è stato risposto che non lo avrebbero mai mandato al fronte come carne da macello poiché è più utile da vivo". Ora Dimitry, che settimana scorsa si è sposato in fretta e furia per garantire un minimo di stabilità alla moglie e alla figlia, ha lasciato la capitale, dove erano costretti a stare nei vecchi rifugi della Seconda guerra mondiale, e con loro è scappato altrove. "Questa guerra deve finire – auspica Tania -. Non ha senso, noi e i russi eravamo come fratelli". Daniele De Salvo