Lecco ha il suo lungolago del futuro

Una piscina ma anche una piattaforma sul lago. Ecco il progetto vincitore del concorso Waterfront

Il rendering della piscina sul lago

Il rendering della piscina sul lago

Lecco, 29 settembre 2020 - Una piscina  nella zona delle vecchie tribune, a due passi dalle Caviate. Ma anche una piattaforma sull’acqua attigua all’imbarcadero e la conferma del porticciolo della Malpensata, peraltro già inserito nel bilancio comunale delle opere pubbliche. La città ha il suo lungolago del futuro uscito dalla “matita“ dell’architetto Paola Viganò, valtellinese di nascita ma con studio a Milano proclamata ieri vincitrice del concorso Waterfront–Nuovi riflessi indetto da Comune di Lecco, Confcommercio Lecco e Ordine provinciale degli Architetti e Ingegneri.

«Questo progetto ci ha convinti perché ha saputo ridisegnare il lungolago interpretandone le omogeneità e le differenze, innovando ma al contempo preservando l’esistente, sia sul fronte urbano che ambientale", ha spiegato l’architetto paesaggista Andreas Kipar, presidente della commissione giudicatrice di cui facevano parte anche i colleghi Virginia Tentori, Arturo Luca Montanelli, Lorenzo Noè e Davide Cereda, quest’ultimo dirigente a palazzo Bovara. L’altro tema che ha convinto la giuria riguarda la profonda attenzione alla mobilità sostenibile "con l’inserimento nell’intera progettualità di una forte limitazione del traffico sotto i trenta chilometri all’ora, che di fatto significherà spazio riconquistato ad uso pubblico e urbano a scapito delle auto".

Nella zona del Bione invece il progetto prevederà un intervento di tipo più tecnologico, contando già sulla presenza del Centro sportivo comunale peraltro anch’esso in fase di lifting. Al concorso per il nuovo lungolago, strumentale asnche per l’agognato rilancio turistico della città, hanno partecipato 21 elaborati, due non avevano ottenuto subito i requisiti necessari mentre dei 19 rimasti solo cinque sono approdati alla seconda selezione.

Cosa succederà ora lo ha spiegato il sindaco uscente Virginio Brivio. "È un punto di partenza per i nuovi amministratori sulle sfide future. Siamo contenti di questo passo perché si svela in maniera chiara il futuro della città". C’è insomma una road map, che potrà essere percorsa a tappe perché un progetto così ambizioso necessiterà di consistenti risorse economiche che difficilmente potranno essere disposibili tutte e subito. Ma la strada verso un rilancio in chiave tursitica è tracciata.