Luca Schiera alla guida dei Ragni: "Voglio restituire qualcosa"

Lo scalatore: "Grazie a loro ho potuto realizzare progetti che altrimenti non avrei mai potuto immaginare"

"Il futuro per il gruppo dei Ragni della Grignetta è tutto da scrivere". Né è convinto il 36enne alpinista varesino Matteo Della Bordella. E a scrivere quello dei prossimi 36 mesi sarà l’erbese Luca Schiera, che a soli 30 anni è stato eletto suo successore alla guida di uno dei gruppi alpinistici più famosi al mondo fondato nel 1946 di cui hanno fatto parte mostri sacri della montagna come Riccardo Cassin e Walter Bonatti. "I Maglioni Rossi hanno fatto la storia delle montagne – il commento a caldo del nuovo presidente -. Ho avuto la fortuna di incontrare e legarmi con alcuni di loro che mi hanno aiutato a crescere e hanno voluto che entrassi nel gruppo. Grazie al loro stimolo ho potuto realizzare cose che altrimenti non avrei mai neppure potuto immaginare. Per questo voglio restituire qualcosa. Assieme ai membri del consiglio direttivo continueremo a diffondere la cultura alpinistica". Luca Luchino Schiera, che nel triennio precedente è già stato consigliere, è considerato uno dei più forti alpinisti del gruppo. Oltre ad essere compagno di molte spedizioni proprio di Matteo Della Bordella, dalla Patagonia alle Torri di Uli Biaho passando per il Bhagirathi IV, si è confermato un vero globetrotter della verticale: ha scalato in Marocco, Oman, Kirgizistan, Pakistan, Cina, e in tanti altri luoghi, sull’onda di un alpinismo di ricerca e sempre su itinerari di alta difficoltà. Della famiglia dei Ragni entrano inoltre a far parte tre tre giovani alpinisti nati e cresciuti all’ombra della Grigna e del Resegone: Matteo Motta di 32 anni, Giacomo Mauri e Lorenzo Negri di 21, quest’ultimo discendente di una vera e propria dinastia di Maglioni Rossi, cominciata con il prozio Pino Negri, scomparo nel 2001 a 55 anni di età. D.D.S.