L’incubo Ss36 pesa sulle Olimpiadi Per Anas è la più pericolosa d’Italia

Lungo i 59 chilometri del tratto lecchese transitano oltre 3.500 mezzi l’ora e si sono contati 135 incidenti Il tratto più a rischio è quello di Abbadia Lariana dove nel 2020 si sono registrati 24 scontri con 30 feriti

di Daniele De Salvo

La principale porta di accesso e collegamento alle Olimpiadi invernali del 2026 è la strada più trafficata e congestionata di tutto il Nord Italia, tangenziali e autostrade escluse. Sulla Milano – Lecco transitano quotidianamente fino a quasi 86mila automobilisti e camionisti al giorno: sono più di 3.500 all’ora, 60 al minuto, uno al secondo. Il tratto più affollato della Statale 36 è quello in ingresso a Lecco, dove mediamente sfrecciano 70mila guidatori al volante di altrettante macchine e 3mila autotrasportatori ai comandi di altrettanti camion. Più a sud verso Milano all’altezza di Costa Masnaga la media è invece di 50mila automobilisti e poco meno di 3.300 camionisti, mentre sul lago ad Abbadia Lariana passano 19mila conducenti di auto e 1.700 di mezzi pesanti. Il giorno peggiore è solitamente è il venerdì.

Anche la domenica pomeriggio però è da bollino nero, per il settimanale controesodo delle migliaia di turisti e villeggianti che tornano verso casa al termine del week end in riva al lago, o sulle montagne e le piste da sci della Valtellina e della Valsassina. L’altro ieri in molti sono rimasti bloccati in chilometriche code e hanno impiegato anche mezz’ora per percorrere tratti di nemmeno una dozzina di chilometri. Basta inoltre un tamponamento o un incidente, oppure un veicolo in panne per provocare la paralisi e il caos viabilistici e scatenare una ridda di commenti sui diversi gruppi social in cui gli utenti forniscono aggiornamenti in tempo reale sulla situazione in Superstrada per risparmiare ad altri “colleghi“ di restare intrappolati nella bolgia della Super, la cui unica alternativa sul lungolago è la Sp 72, mentre a sud di Lecco ci sono la ex 36 che attraversa tutti i paesi del Meratese fino all’innesto con la Tangenziale Est e la Lecco – Bergamo, che però domenica erano intasate anch’esse, insieme alla nuova Lecco – Ballabio e alla vecchia Sp 72.

Scenari simili a quello del rientro dall’ultimo fine settimana potrebbero ripetersi pure in occasione dei Giochi invernali a cinque cerchi di Milano – Cortina, quando in molti si sposteranno verso e da la Valtellina per le gare in programma a Bormio e Livigno. La situazione potrebbe anzi peggiorare, perché gli spostamenti in provincia stanno raddoppiando rispetto all’anno scorso e aumentando del 250% in confronto al periodo del lockdown.

"Lecco è la via attraverso cui si arriverà ai luoghi delle Olimpiadi", ha ribadito il viceministro a Infrastrutture e Mobilità sostenibili Alessandro Morelli in visita sabato a Lecco proprio per annunciare i lavori che dovranno essere eseguiti sulla 36 per renderla più sicura e veloce.