Morbegno, la preside del Nervi: "Liceo migliore in Italia? Merito di prof e studenti"

Anche quest'anno è la miglior scuola superiore d’Italia secondo la Fondazione Agnelli: una classifica basata sui voti all'università

Il liceo Nervi Ferrari di Morbegno

Il liceo Nervi Ferrari di Morbegno

Morbegno (Sondrio) - Circa 900 studenti e un corpo docente quasi del tutto a tempo indeterminato di circa 90 insegnanti. E’ il Liceo pubblico Nervi Ferrari di Morbegno (So) che, anche quest’anno ha ottenuto il titolo di miglior scuola superiore d’Italia secondo la Fondazione Agnelli: una classifica nazionale basata sulle votazione d’esame ottenuta dagli studenti nel loro primo anno di università. Un titolo di cui Elisa Gusmeroli, preside dell’Istituto si dice “molto soddisfatta” riconoscendo però il merito a docenti e studenti. “Io - sottolinea la preside - mi faccio portavoce perché il merito è tutto dei ragazzi e dei docenti, in egual misura, metà e metà. Io sono qui da quattro anni e faccio da tramite. Le notizie belle fanno sempre piacere e per noi è una soddisfazione non indifferente aver ottenuto questo riconoscimento”.

“Il fatto che questa sia una rilevazione, un aspetto numerico e quindi un po’ sterile, ci dice tanto, perché è anche un dato oggettivo perché valuta i ragazzi nel loro percorso dopo, quando sono usciti da qui, il loro percorso universitario, valuta come sono stati e come sono in grado di cavarsela: benissimo direi”. In questo risultato, precisa la Gusmeroli, “non c’è nessun segreto, sarebbe un po arrogarsi qualche ricetta magica che non c’è. Il nostro - spiega - è un liceo statale tradizionale, con una metodologia che, devo definire ‘d’aula’ quindi non abbiamo grosse variazioni rispetto a nessun altro tipo di liceo. Ce ne sono molti altri più all’avanguardia, però -  precisa - si basa molto sulla condivisione del questo patto educativo e una grande fiducia tra ragazzi, docenti e famiglia”

“La nostra - aggiunge - è una realtà molto provinciale per cui capita spesso che chi viene ha avuto i genitori che venivano nello stesso liceo, magari anche qualche professore che aveva anche il padre. Per fortuna abbiamo una buona percentuale di docenti di ruolo che rimangono qui, e questa è un ottima base per costruire un rapporto educativo. Certo, nel corpo docente riconosco che c’è una marcia in più sia nella parte del Liceo Nervi che nella parte del Liceo Ferrari, il liceo artistico che è l’unico della provincia. Il corpo docente - spiega ancora Gusmeroli - è unico, ci sono un centinaio di docenti in media ogni anno e il metodo è quello, anche per i docenti nuovi di lavorare in dipartimento, essere affiancati dai docenti di ‘lungo corso’ e di trovare una struttura che accompagna e aiuta a inserirsi nel miglior modo possibile. La metodologia - aggiunge - è proprio quella di lavorare in team”.

Un consiglio da preside a preside? “No, non mi permetterei mai perché io sono preside da pochi anni, neanche una decina, per cui conosco benissimo quanto è duro questo lavoro ma nello stesso tempo anche quanto bisogna lavorare con tutto il corpo docente. Quello che potrei dire è di cercare di coordinare le cose il più possibile ascoltando e cercando di indirizzarsi sempre verso l’inclusione. Però vedo che la scuola italiana su questo sta lavorando molto e ci hanno dato anche molti input che dobbiamo ascoltare e accogliere”.

La sfida per il futuro, secondo la dirigente del Nervi è quella di “diventare sempre più europei. Forse perché siamo accreditati Erasmus - sottolinea Gusmeroli - da un annetto stiamo cercando di viaggiare sia con piccoli gruppi sia con mobilità lunga, io stessa ho iniziato a fare una prima visita presso una scuola Finlandese, che mi ha aperto un mondo che dà ancora più input, e cercare di acquisire un nuovo entusiasmo dal confronto con le scuole europee”.

”Per ora - conclude - i ragazzi ancora non hanno contezza di questo riconoscimento ma, da domani penso che ne parleranno molto di più. E’ stato così anche negli anni passati. Questa mattina sono ancora ignari della cosa però c’è un bel senso di appartenenza, di essere alunni del Nervi Ferrari per cui sicuramente nei prossimi giorni lo diffonderanno e comunicheranno molto”.